“Fumetti a sinistra, un mondo dentro al balloon”, trasmissione in onda domenica 3 aprile, ore 16, a cura di Morena Moretti ed Alfredo Pasquali, che anche in tempi così tristi non dimentica certo quegli autori, armati solo di carta e matita, combattono la loro battaglia con i fumetti in guerra per la pace.

La narrazione storica dei conflitti visti con la lente delle strips continua con l’ampia produzione illustrata sulla lotta dei partigiani contro il nazifascismo nella seconda guerra mondiale. Tra i tanti volumi di ieri e di oggi, prendiamo come testimonial la recente graphic novel –Nel cerchio dove cessava il respiro-, tratta dall’omonima storia vera raccontata dal partigiano Augusto Capovin e riscritta a fumetti da Balestra Maurizio e Mazzacurati Matteo. “…Matteo Mazzacurati, disegnatore dell’albo, ha donato alle varie tavole la giusta impronta di “temporalità” e realismo per raffigurare personaggi, luoghi, oggetti e armi che settant’anni fa erano parte del duro vivere quotidiano del nostro martoriato Paese. Come spiega Furio Kobau, Presidente dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia Sezione di Cesena, “il titolo del fumetto è quello che Augusto Capovin diede alla raccolta di poesie che racconta la sua esperienza di vita partigiana. Pochi mesi vissuti in montagna, fino al grande rastrellamento (effettuato da più di duemila uomini, tedeschi e fascisti) che colpì l’ottava brigata romagnola nell’aprile del 1944 e che Capovin descrisse appunto come ‘il cerchio dove cessava il respiro’. Negli scontri morirono 122 partigiani, 84 furono fatti prigionieri e poi uccisi e 48 vennero deportati in Germania. Quel periodo, pur brevissimo, lo segnò per tutta la vita...”

Il fumetto si fa graphic jornalism per documentare e denunciare le mille guerre che bruciano anche nel ventunesimo secolo e che sembrano trovare triste coronamento nella tragedia ucraina. Dalle diverse parti del mondo arrivano strips che raccontano diritti di popoli frantumati dietro l’espansionismo militare ed economico delle potenze vicine. Così incontriamo Joel Andreas, autore di Addicted to war e Joe Sacco autore di molti testi tra cui Palestina, una nazione occupata e Neven. Una storia da Sarajevo, un fumettista di fama internazionale raccontata dal docufilm di Mark Daniels.

Chi sicuramente ha le carte in regola per parlare di pace è Emergency, l’organizzazione di Gino Strada. “I colori di una nuova vita” è un esperimento di graphic novel scritta dai ragazzi per i ragazzi, risultato di un contest che proprio Emergency e la casa editrice Tunuè hanno lanciato a novembre 2019 per coinvolgere e stimolare gli studenti a confrontarsi con il tema della migrazione attraverso il linguaggio del graphic novel. Ne parliamo con lo sceneggiatore con lo sceneggiatore Federico Mazzoni che con e con la scrittrice Arianna Giorgia Bonazzi ha curato l’edizione.

Ascolta la trasmissione https://archive.org/details/07c-guerra-2