Il ragazzo che osserva i polli, le processioni sull’argine, gli incidenti, le discoteche squallide, i luna park, le scorribande estive in motorino: tante piccole storie e un solo grande Luogo – il Polesine, fra i rami del Delta del Po – che ha per protagonista l’umanità sfaccettata di una periferia di confine, un microcosmo di anime collegate alla civiltà attraverso la strada statale Romea. Sembrerebbe sempre l’unica via, quella più dritta e giusta, come quella spirituale: ma è proprio la spiritualità ciò che i personaggi delle storie non seguono mai. Perché il mondo ideale non è quasi mai quello reale.
Il 19 settembre è uscito in tutte le libreria Malibu, il nuovo fumetto di Eliana Albertini, edito da Becco Giallo Editore. Giovane artista del Polesine, frequenta l’Accademia di Belle Arti a Bologna ed è una delle fondatrici del collettivo Blanca. Dopo il suo primo libro a fumetti Luigi Meneghello, apprendista italiano, e dopo aver vinto il premio Nuove Strade al Festival Napoli Comicon come miglior talento emergente, torna con una storia dedicata alla sua terra di origine. Il fumetto è formato da storie singole che vanno dalle 8 alle 24 pagine e che ad primo sguardo sembrano autoconclusive. In realtà i microracconti hanno un ritorno continuo di temi e di personaggi che creano un intreccio unico ed originale, concludendosi con l’ultima storia che da un termine al libro, mette un punto alla descizione della vita quotidiana vissuta tra le strade del Polesine. Ed è proprio la realtà di provincia, la consuetudine e l’ordinarietà, quella che genera i mostri del caos cittadino che Eliana cerca di raccontare, facendoci entrare nel suo mondo, che poi è un pò il mondo di tutti colore che sono nati e hanno vissuto in un piccolo paese.
Rachele Copparoni
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