18 ottobre 1954 scompare Francesco Zanardi, un convegno e uno spettacolo teatrale curati da Associazione Culturale Youkali APS, per ricordare, sessantotto anni dopo, “il sindaco del pane”.

Un progetto sostenuto dalla Regione Emilia Romagna, “STRA ‘900 ER- Storia, Teatro, Racconti/Radio, Avvenimenti in Emilia Romagna”, per la valorizzazione della memoria del ‘900 nel nostro territorio, è occasione per ricordare uno straordinario personaggio: Francesco Zanardi, Sindaco prima di Poggio Rusco, ai primi del ‘900, dove lottò a fianco dei braccianti per riunirli in cooperative agricole sottraendoli allo sfruttamento dei padroni e per l’istruzione delle bambine; poi sindaco di Bologna dopo le elezioni comunali del 28 giugno del 1914 che portarono per la prima volta i socialisti alla vittoria con una lista di maggioranza formata esclusivamente da socialisti.

Zanardi si insediò a Palazzo D’Accursio il 15 luglio di quell’anno e cominciò a realizzare il suo programma elettorale centrato sullo sloogan “pane e alfabeto”.

Si occupò del risanamento di abitazioni fatiscenti del centro storico, avviò lavori per realizzare un sistema di fognature, compì una vera rivoluzione igienista in città che andò di pari passo all’apertura di giardini d’infanzia, di asili, di ricreatori domenicali e colonie estive per tenere al riparo bimbi e bimbe dalle brutture della guerra che solo l’anno successivo investì l’Europa, assicurando loro l’istruzione mentre le madri lavoravano sostituendo, in tutti i settori, i padri al fronte.

Grazie alla costruzione di un forno municipale, sfamò i bolognesi, l’invenzione dei così detti “negozi Zanardi” gli permise di vendere generi di prima necessità a prezzi di costo per sostenere la popolazione provata dal caro vita.

Dopo la guerra volle affrontare nuove sfide, aprendo i luoghi della cultura al popolo democratizzando così l’accesso alla cultura e sottraendo l’organizzazione degli spettacoli alla speculazione.

Zanardi non fu un personaggio noto solo a livello locale, fu parlamentare fino alla presa di potere del fascisti e fu poi eletto alla costituente nel secondo dopoguerra. Senatore a vita dal 1948.

il 21 ottobre , alle 17:30, presso la Sala Biagi del Quartiere S. Stefano, un convegno permetterà di riflettere su tanti diversi aspetti della vita e del progetto politico di Zanardi. L’incontro sarà coordinato da Paola Furlan, già responsabile dell’Archivio Storico del Comune, tra gli/le relatrici, Mirella D’Ascenzo, Anna Salfi, Filippo Simili, Oliviero Zanardi.

Il programma di STRA ‘900 ER prevede anche la messa in scena dello spettacolo “Zanardi pane, alfabeto e socialismo”, sabato 22 ottobre alle 16 al Pantheon della Certosa Monumentale.

Lo spettacolo, scritto e interpretato dall’attrice Simona Sagone, prevede l’accompagnamento alla fisarmonica di Salvatore Panu e narra, in 5 scene, alcune tappe fondamentali del percorso umano e politico di Zanardi attraverso 5 personagge.

Sarà infatti una ormai anziana contadina di Poggio Rusco a raccontare delle battaglie condotte dall’allora Sindaco- farmacista del paese, nelle campagne del mantovano sul finire del secolo diciannovesimo. La personificazione di Bologna chiamata allora “bella addormentata sui cumuli di letame” narra il passaggio di Zanardi come Assessore all’Igiene della Giunta Golinelli a Bologna nel 1902 e poi la sua elezione a Sindaco e i suoi sforzi per realizzare pienamente i suoi obiettivi rispetto all’innalzamento dell’istruzione dei e delle piccoli/e cittadine/i e per sfamare la popolazione in tempo di guerra. Sarà invece la moglie Angiolina a raccontare al pubblico la strage di Palazzo D’Accursio del 21 novembre 1920, prima strage fascista nell’allora regno d’Italia. Alla voce della cantante lirica Elena Rakovka, testimone delle quattro serate teatrali per “l’istruzione popolare” del 1919 al Teatro Comunale, è demandato il compito di presentare al pubblico il discorso che il sindaco fece in teatro la sera in cui per la prima volta si aprirono le porte di quell’istituzione culturale, al popolo.

“Zanardi: pane, alfabeto e socialismo” è uno spettacolo nato nel 2017 in occasione del centenario del Forno del pane, oggi sede del Museo Mamabo, viene riproposto oggi per far conoscere soprattutto ai e alle giovani cittadini/e questo personaggio di straordinario spessore perché il suo nome non rimanga soltanto quello di una strada cittadina, ma acquisti un significato per quanti la percorrono ogni giorno, o anche occasionalmente, conoscendo in profondità quanto la città e l’Italia intera deve a questo padre costituente che si è battuto per inserire nella costituzione articoli che prevedessero la repressione delle attività fasciste, sapendo che il fascismo non era una parentesi del tutto chiusa della nostra storia e che occorreva vigilare perché non si ripetesse quanto la sua generazione aveva dovuto patire durante il ventennio.

Lo spettacolo è a prenotazione obbligatoria al 3334774139 o a info@youkali.it, data la ridotta capienza del Pantheon e si consiglia di presentarsi in Via della Certosa 18, all’ingresso della Certosa, almeno 20 minuti prima della rappresentazione.