Dal presidente di quartiere Ara allo spazio pubblico autogestito XM24, la Bolognina reagisce alla provocazione fascista lanciata da Forza Nuova nei giorni scorsi. Alle 18 il presidio antirazzista e antifascista indetto dall’Ex Mercato in Piazza dell’Unità.

Bolognina affronta il presidio di Forza Nuova

Avevano annunciato che sarebbero scesi in Piazza dell’Unità contro spaccio e immigrazione perché la Bolognina si sarebbe «trasformata in una “zona rossa” o per meglio dire “nera”, ormai comandata da gang multietniche, le quali tra spaccio spudorato, degrado e violenze di ogni tipo, costringono i residenti (i pochi Italiani rimasti) a barricarsi in casa». Così Forza Nuova aveva scritto nel comunicato diffuso qualche giorno fa per indire oggi un corteo che avrebbe attraversato il quartiere.

Poco dopo il presidente del Quartiere Navile, Daniele Ara, appoggiato dai partiti del centro-sinistra del quartiere e dall’Anpi, aveva lanciato un appello contro la mobilitazione neofascista: «Chiedo a tutta la comunità del Navile, anche a quelli che non hanno votato la maggioranza di centrosinistra, a respingere con le armi della Costituzione questa provocazione. No ai fascisti di Forza Nuova in piazza Unità. Per tre motivi: perché il quartiere Navile respinge le forze che sono contro la Costituzione, perché piazza Unità è un luogo simbolo della Resistenza bolognese e perché stiamo affrontando il nostri problemi di sicurezza e l’ingerenza di una forza neofascista non ci aiuta a risolverli». Intanto la questura ha vietato il corteo e Forza Nuova avrebbe optato per un presidio, sempre nel quartiere della Bolognina, senza però diffondere pubblicamente orario e luogo preciso della mobilitazione.

Non si è fatta aspettare la reazione dello spazio pubblico autogestito XM24 che ha diffuso un comunicato sulla questione e indetto una contro mobilitazione per oggi alle 18 sempre in Piazza dell’Unità per «contrastare qualsiasi velleità dei fascisti di Forza Nuova di conquistare anche il minimo spazio di agibilità politica in Bolognina». E inoltre gli attivisti chiariscono: «Lottiamo per un quartiere dove regnino la giustizia sociale e l’eguaglianza, libero da ogni forma di fascismo, razzismo, sessismo e omofobia».