E’ cominciata stanotte la protesta del movimento dei forconi che promette di bloccare la penisola. Un movimento composito che parte dalla Sicilia, ma vede adesioni spontanee in tutta Italia. Occupati i binari a Genova
L’obiettivo più immediato del movimento dei forconi è bloccare l’Italia. Quelli più a lungo termine, cui la protesta è legata a doppio filo, sono la cacciata dell’intera classe politica e nuove elezioni.
Molte città italiane sono interessate da presidi che, però, non hanno assunto l’aspetto di blocchi totali del traffico nella maggior parte dei casi.
Momenti di tensione si sono registrati a Torino, dove a più riprese ci sono stati scontri tra le forze dell’ordine e i manifestanti che cercavano di assaltare il Palazzo della Regione. A Genova, invece, sono stati occupati i binari della ferrovia.
Sono i manifestanti, per ora, il vero enigma, perchè non si riesce a dar loro un nome o una sigla di riferimento. Il movimento dei forconi nasce in Sicilia quasi due anni fa, ma la manifestazione di oggi, vede unirsi molte altre realtà. I protagonisti di oggi dovevano essere gli autotrasportatori, gli allevatori e gli agricoltori che, con i loro mezzi, avrebbero dovuto bloccare i principali nodi autostradali. Già da alcuni giorni si era parlato di possibili infiltrazioni dell’estrema destra, e si era paventata la possibilità che alcuni gruppi ultras si unissero alla protesta.
“E’ stato abbastanza difficile capire come si spostavano cortei, di fatto, spontanei.” dice Manuela di Radio Balck Out di Torino, che sta documentando la protesta.
Manuela racconta che i commercianti che non avevano chiuso i loro negozi, sono stati costretti ad abbassare le saracinesche, il tutto in un clima molto connotato da slogan nazionalisti.
“E’ un movimento di persone molto acefalo” spiega Manuela, non nascondendo la difficoltà di raccontare i “forconi”.