Attiviste e attivisti di Verdi – Europa Verde questa mattina hanno dato vita ad un flash mob a Bologna davanti a Tper, la società partecipata di trasporto pubblico, per chiedere che si compia una vera svolta ecologica e che tutta la flotta di mezzi dell’azienda diventi elettrica. Non solo: oltre ai bus elettrici, i Verdi chiedono che una parte dell’alimentazione venga autoprodotta con pannellature fotovoltaiche sui tetti dei depositi.

Bus elettrici, il flash mob dei verdi

Per quanto il trasporto pubblico dia già una mano al contenimento dell’inquinamento, sottraendo passeggeri al trasporto privato, secondo i Verdi si può fare di più. Per questo motivo è stato organizzato il flash mob di questa mattina davanti a Tper.
«Vogliamo un impegno coerente per combattere sia lo smog, sia i cambiamenti climatici», sintetizza ai nostri microfoni la consigliera regionale di Europa Verdi Silvia Zamboni. Che individua anche altre priorità, come la sicurezza stradale di ciclisti e pedoni e il completamento del Servizio Ferroviario Metropolitano.

La richiesta di Bologna prende spunto dall’impegno preso dalla città di Milano, dove la promessa è proprio quella di raggiungere completamente una flotta di bus elettrici. «Può farlo anche Bologna – sottolinea Zamboni – Naturalmente c’è bisogno dell’impegno anche della Regione e dei suoi finanziamenti per l’acquisto di mezzi».
Quanto al trasporto privato, per i Verdi la soluzione passa dall’elettrico attraverso il car sharing. Zamboni riconosce che Tper eroga un servizio di questo tipo, ma sostiene che vada migliorato per renderlo ancora più flessibile.

«La questione del trasporto pubblico in tutta Italia è un problema dimenticato, sia dal Governo Draghi che dal ministro della Transizione Ecologica Cingolani – sottolinea Angelo Bonelli, portavoce nazionale dei Verdi – Nel Pnrr il trasporto pubblico è stato messo in ginocchio».
Il particolare, nel Recovery Fund la sostituzione della flotta di bus inquinanti riguarda appena il 10% dei 44mila mezzi. Così come al 10% ammonta la sostituzione degli oltre 200 treni a diesel. «Chiediamo una rimodulazione delle risorse – conclude Bonelli – per fare in modo che si dirottino molte risorse sul trasporto pubblico».

ASCOLTA L’INTERVISTA A SILVIA ZAMBONI E ANGELO BONELLI: