Con Ferrara in Jazz 2021/22 il Jazz Club Ferrara riapre le sue porte alla città dopo il lunghissimo stop determinato dall’emergenza sanitaria. La ventitreesima edizione della prestigiosa rassegna, prenderà il via sabato 25 settembre nella suggestiva sede del Torrione San Giovanni. Il sipario si alzerà sui 23 elementi della Tower Jazz Composers Orchestra – l’orchestra residente del Jazz Club – con ‘So Long Marco’, un concerto omaggio all’artista ferrarese Marco Jannotta.
Piccole anticipazioni sul programma di Ferrara in Jazz
Un palinsesto coraggioso e inclusivo, pensato per abbracciare la città ed il suo territorio, che vede tantissime e varie proposte d’ascolto, distribuite su quattro serate alla settimana – dal giovedì alla domenica. Da ottobre a dicembre il pubblico del Jazz Club Ferrara potrà così godere di oltre 40 appuntamenti, molti dei quali fruibili anche in modalità streaming, che coinvolgono oltre 100 artisti del calibro di Fabrizio Bosso, Seamus Blake, Maria Pia De Vito, Christian Sands,e moltissimi altri.
L’obiettivo è di recuperare dapprima i concerti cancellati nelle precedenti stagioni, dopodichè il festival si proietta verso nuove proposte artistiche in perfetto equilibrio tra avanguardia e tradizione, tra omaggi alla terra emiliana fino alla scena internazionale, con particolare riferimento all’area newyorkese, per poi spaziare in Europa e Sud America.
Tra le moltissime proposte, sul versante della tradizione, vediamo il nuovo trio pianoless del sassofonista Seamus Blake, completato da Dario Deidda al basso elettrico e Greg Hutchinson alla batteria, previsti per il 02 ottobre. Ottobre sarà il tempo anche dell’esplosiva miscela jazz, funk e rock del Trio Bobo, progetto creato dai musicisti della sezione ritmica di Elio e le Storie Tese con il chitarrista Alessio Menconi che si esibiranno il 29 ottobre in collaborazione con Bologna Jazz Festival. Il 13 novembre, invece, vede un grande ritorno, quello di Peter Bernstein, uno dei chitarristi più apprezzati della scena internazionale fin dai primi anni ’90.
Di taglio contemporaneo è Walk Against The Wind, nuovo progetto della straordinaria contrabbassista Linda May Han Oh che farà tappa al Torrione sabato 23 ottobre, promettendo scintille, come anche il nuovo trio collettivo formato da Craig Taborn (piano), Ralph Alessi (tromba) e Ches Smith (batteria), in agenda venerdì 5 novembre.
Due invece le occasioni d’ascolto per gli amanti del jazz sud americano: sabato 9 ottobre è tempo di Linha de Passe, progetto transculturale del trio formato da Maria Pia De Vito (voce), Roberto Taufic (chitarra) e Roberto Rossi (batteria e percussioni), che svela quanto mondi espressivi apparentemente distanti quali la musica brasiliana, quella napoletana e il jazz, abbiano in realtà moltissimi elementi in comune. Sabato 18 dicembre invece ci lasceremo coinvolgere dalla rivisitazione di brani, noti e meno noti, del jazz afro-cubano ad opera del Cuban Jazz Quintet guidato dal pianista Massimo Faraò, coadiuvato dalla verve del noto percussionista Ernesttico.
Grande protagonista è soprattutto la TOWER JAZZ COMPOSERS ORCHESTRA, l’apprezzata orchestra residente del Jazz Club Ferrara che, oltre ad inaugurare questa edizione di Ferrara in Jazz (sabato 25/9), si esibirà il giorno seguente (domenica 26/9) al Mercato Sonato di Bologna.
Per quel che concerne l’ambito didattico, in collaborazione con il Conservatorio “G. Frescobaldi” di Ferrara, il Torrione ospiterà Interplay, workshop di interazione creativa condotto dalla cantante e compositrice svizzero-olandese Susanne Abbuehl. La tre giorni – il 28, 29 e 30 settembre – confluirà in un concerto serale dell’Abbuehl, accompagnata per l’occasione da Fabrizio Puglisi al pianoforte e Walter Paoli alla batteria.
Tutte le performance pomeridiane (con inizio alle ore 18.30) saranno seguite da aperitivo o cena con accompagnamento musicale al wine bar del Jazz Club.
Per il maggiori informazioni visita il sito del Jazz Club Ferrara.
ASCOLTA L’INTERVISTA A FRANCESCO BETTINI: