Anche quest’anno il festival di artisti di strada più grande al mondo ci sarà. Dal 25 al 29 agosto il Ferrara Buskers Festival invaderà le vie della città.
In questi 34 anni di vita il festival ha ospitato più di 800 mila spettatori e più di 9 mila artisti. Si è evoluto e cambiato, basti pensare all’impegno degli organizzatori per ridurre gli sprechi che ha portato nel 2011 al progetto Ecofestival e che nel 2020 è diventato BGreen collaborando con HERA, Friday For Future, Plastic Free e Legambiente riducendo l’impatto sonoro e ambientale.
Ferrara Buskers Festival, dal 25 al 29 agosto tornano gli artisti di strada
Quest’anno non ci sarà solo una svolta ecologica ma, come l’anno scorso d’altronde, è stato necessario aggiornarsi per questioni sanitarie. Infatti, il festival è stato uno dei pochi grandi eventi che, grazie a tamponi, distanziamento e sanificazioni, anche l’anno scorso si è riuscito a fare. Ovviamente l’offerta è stata rivista in una limited edition, ma comunque è stato possibile per 6000 spettatori assistere a 45 live. «È cambiato il tipo di fruizione ma non l’atmosfera. Il nostro pubblico è attento e rispettoso – sottolinea Rebecca Bottoni, Presidentessa dalla manifestazione – da organizzatori è nostro dovere risollevare gli animi, creando un ambiente sicuro e sereno con artisti incredibili». Quindi non sarà possibile semplicemente presentarsi a Ferrara come accadeva in passato, ma sarà necessaria la prenotazione.
Gli organizzatori avvertono che anche quest’anno la voglia di partecipare è stata alta: sono più di 700 gli artisti che si sono candidati. Musica sì, tanta, dal rock alla musica classica, ma non solo. Il festival mira ad essere un omaggio verso ogni forma di arte per questo intere aree della città sono dedicate a poeti, writers e pittori, ma anche a giocolieri e equilibristi che animano le performance e la città. Come si legge sul sito, «L’idea è quella di poter entrare in contatto con ogni forma artistica, proveniente da culture, discipline e storie diverse».
Non ci resta che iscriverci e andare a Ferrara per supportare questo evento che vuole essere un impulso anche per gli artisti e i lavoratori dello spettacolo che, come ormai già sappiamo tutti, è stato dilaniato delle conseguenze della pandemia.
Manuela Bassi