Il Dipartimento Riqualificazione Urbana del Comune di Bologna chiede il ritiro della delibera con cui l’Amministrazione autorizzava la costruzione di 11 impianti di distribuzione di carburante, di cui 7 nel solo Quartiere San Donato-San Vitale, la maggior parte sulla strada per Fico. I Quartieri hanno dato parere contrario. Esulta Coalizione Civica, che ora chiede il ritiro del Poc.
Ognuno si batte contro la propria invasione. Se la Lega vede quella di migranti, anche se non confermata dai numeri, le battagle della lista bolognese Coalizione Civica si sono concentrate contro nuovi supermercati e distributori di carburante.
Spesso appoggiata da comitati di cittadini, contrari alla cementificazione di suolo agricolo o di svendita al commercio di spazi che potevano essere pubblici o dedicati a progetti di utilità maggiore (come il disagio abitativo), la lista esulta oggi per il passo indietro dell’Amministrazione comunale rispetto alla costruzione di nuovi impianti di distribuzione di carburante.
Tutto nasce a novembre quando viene presentata la delibera urgente per l’adozione del Piano Operativo Comunale corrispondente. I progetti prevedono la realizzazione di 11 nuovi impianti di distribuzione di carburante, di cui 7 solo nel Quartiere San Donato-San Vitale. Di questi, 4 dovevano essere realizzati “sulla strada che porta a Fico – denuncia Coalizione Civica – il parco divertimenti del cibo al quale, secondo l’Amministrazione, si sarebbe arrivati in bus e bicicletta”.
L’iter era quasi completo, le aree individuate, le manifestazioni di interesse da parte delle catene di distribuzione già espresse. “La delibera è talmente urgente – racconta la lista di opposizione – che si vuole la discussione in Consiglio prima che vengano espressi i pareri obbligatori dei Quartieri interessati, San Donato-San Vitale, Navile, Borgo Panigale-Reno, cosa totalmente irrituale”.
Gruppi di cittadini si mobilitarono, soprattutto nel Quartiere Navile, preoccupati dalle conseguenze in termini di traffico e inquinamento derivanti dal piano, e i tre Quartieri licenziarono pareri fortemente critici, come già aveva fatto il settore Ambiente, bocciando sette delle undici proposte di insediamento e salvando 4 impianti, ma con qualche prescrizione.
Un altro “colpo” al piano arriva lo scorso 26 gennaio dal Dipartimento Riqualificazione Urbana del Comune di Bologna, che chiede il ritiro della delibera di adozione del Poc poiché i Quartieri competenti per territorio hanno espresso pareri negativi.
Coalizione Civica, però, non si accontenta: “Ora chiediamo il ritiro dell’intero Piano Operativo Comunale! Non la sua revisione”. Secondo la lista, infatti, Bologna non ha bisogno di nuovi distributori e soprattutto la loro realizzazione sarebbe incoerente con il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, che si propone di ridurre il traffico veicolare privato.
ASCOLTA L’INTERVISTA A MARCO TROTTA, CONSIGLIERE DI QUARTIERE PER COALIZIONE CIVICA: