Torna finalmente in presenza la 52esima edizione di Santarcangelo Festival, la più longeva manifestazione italiana dedicata alle arti performative contemporanee, che si terrà dall’8 al 17 luglio 2022 nel borgo medievale di Santarcangelo di Romagna. Il titolo scelto dal nuovo direttore artistico Tomasz Kireńczuk è Can you feel your own voice, un titolo che non va spiegato ma che aiuta a trovare le linee guida e da una cornice al festival. Come racconta lo stesso direttore artistico «questa frase ha un senso molto fragile e delicato, riguarda un’ esperienza molto intima, che mi piacerebbe avere insieme e tutti durante il festival. Deve essere un momento in cui ci fermiamo un attimo e cerchiamo si capire cosa c’è intorno a noi grazie al lavoro degli artisti e artiste».
Kireńczuk ha deciso di coinvolgere tante compagnie internazionali – molte delle quali per la prima volta in Italia – con l’intenzione di trasformare lo spazio dell’arte in un’enclave sicura in cui ritrovare i nostri valori innegoziabili, la nostra voce più intima e profonda.
Il programma della 52esima edizione di Santarcangelo Festival
Oltre 40 tra artiste, artisti, gruppi e compagnie per un totale di oltre 170 repliche: il festival offrirà per dieci giorni un programma ricco e articolato, in grado di restituire lo stato attuale delle performing art, attraverso le più innovative pratiche della scena emergente globale e numerose presenze internazionali per la prima volta in Italia. «Il festival offre così una possibilità unica di confrontare le diverse sensibilità, linguaggi e background culturali» racconta Kireńczuk.
Si parte con la coreografa portoghese Mónica Calle in Ensaio Para Uma Cartografia, tramite la ripetizione ossessiva di uno stesso passo di danza classica da parte di dodici corpi femminili, porta alla luce la tenacia delle donne, il loro bisogno di comunità e di ribellione contro il dominio dei modelli maschili e la dittatura della perfezione (8 e 9/07).
Si prosegue con il danzatore, performer e coreografo brasiliano Calixto Neto che riprende la coreografia O Samba do Crioulo Doido, ideata nel 2004 da uno dei più importanti coreografi brasiliani contemporanei, Luiz de Abreu: un’ampia gamma di associazioni erotiche porta il corpo nero maschile ad emaniciparsi attraverso la celebrazione della propria queerness (15, 16 e 17/07). L* interprete e coreograf* brasilian* Catol Teixeira, sperimentando l’improvvisazione come strumento di esibizione, mette al centro di la peau entre les doigts l’elemento corpo, per non dimenticare che esso è un campo immaginario all’incrocio tra materia organica, politica e culturale (8, 9 e 10/07).
A questi debutti assoluti si aggiungono diverse prime italiane che il direttore artistico commenta così: «non sono ossessionato dalle anteprime ma sono contento che il festival offra la possibilità al pubblico e agli artisti di incontrarsi, perché il festival è proprio questo, uno spazio di incontro».
Citiamo GO GO OTHELLO, della performer sudafricana Ntando Cele, che affronta sul palco di uno strano cabaret i temi di razzismo e postcolonialismo servendosi del proprio corpo come strumento di emancipazione da rappresentazioni legate all’esotismo, al desiderio e allo sfruttamento, attraverso il racconto della vita di alcune artiste di colore come Sarah Baartman, Josephine Baker, Sissieretta Jones o Jessye Norman (14 e 15/07). Si prosegue con la performer e coreografa austro-svizzera Teresa Vittucci che presenterà il suo ultimo spettacolo DOOM, seconda parte di una trilogia sul tema della vulnerabilità, in cui insieme al compositore e interprete Colin Self esplora le origini del concetto di femminile, esaminando le figure di Eva e Pandora, cruciali all’interno delle società patriarcali cristiano giudaiche e abramitiche, da una prospettiva critica queer e femminista (12 e 13/07).
Dopo due anni di assenza torna anche ad accogliere il pubblico la programmazione di Imbosco, uno chapiteau nascosto tra gli alberi ai piedi del Parco Cappuccini, realizzato appositamente per ascoltare musica, ballare e ricaricarsi di energia. «Finalmente dopo questi anni di pandemia si può tornare a questo tipo di attività, che hanno fatto grande il festival» racconta Tomasz Kireńczuk.
Qui dj italiani e internazionali si alternano in consolle ogni sera in un programma curato da Chris Angiolini / Bronson Produzioni. Già confermati i live-set di BAMBII, Ehua e POCHE Cltv. Il Festival amplia inoltre la propria offerta musicale con quattro concerti gratuiti organizzati allo Sferisterio: Blind & Lame (Germania, 12/07), Joan Thiele (Italia, 10/07), WOW (Italia, 15/07), il duo SIKSA (Polonia, 9/07).
Consultare il programma completo qui.
Rachele Copparoni
ASCOLTA L’INTERVISTA A TOMASZ KIRENCZUK: