Ogni azienda sa che per acquisire nuovi clienti può contare su diverse strategie e, tra queste, c’è, ovviamente, la pubblicità. Questo termine abbraccia un’infinità di strategie, canali, tecniche e possibilità che cambiano nel tempo, soprattutto in base a come evolve l’opinione pubblica e la società.

Non parliamo di sole tecnologie digitali; anche i canali pubblicitari tradizionali subiscono le innovazioni e i cambiamenti del tempo e, di conseguenza, devono adattarsi ai trend del momento per avere efficacia. Si pensi a una fiera, per esempio: partecipare oggi, rispetto al passato, è un’esperienza molto diversa perché si concretizza in un mercato globalizzato, dinamico e competitivo.

Questo significa che fare pubblicità nel 2024 richiederà, necessariamente, il confronto con un esperto finalizzato a costruire una strategia mirata, nonché fondata su competenze e KPI. Di conseguenza, anche per canali di promozione tradizionale come le fiere di settore, conviene sempre contattare un’agenzia specializzata in allestimento stand fieristici Milano, città particolarmente votata a questo tipo di eventi.

Marketing olistico e iper-personalizzato

La rilevanza assunta dagli esperti di marketing in questo preciso momento storico non è casuale: da una parte vi è la sempre maggior complessità raggiunta dalle principali piattaforme pubblicitarie digitali esistenti; dall’altra, invece, c’è l’aumento esponenziale della concorrenza a cui sono esposte le aziende, sia di piccole che di grandi dimensioni.

Alle persone, dopotutto, basta effettuare una ricerca online per ottenere, in una manciata di secondi, il prodotto o servizio desiderato al prezzo ideale. Questo significa che chi ha un’azienda da mandare avanti, oggi, deve prima individuare una nicchia di potenziali clienti a cui indirizzare la pubblicità, altrimenti il rischio è quello di bruciare budget.

Come evitarlo?

Una soluzione consiste nella riduzione dello sforzo pubblicitario e nell’indirizzarlo solo verso utenti realmente spendenti, il che significa escludere tutti coloro che non acquisteranno mai un bene o un servizio presso un determinato brand. È proprio in base a questo principio che si può dire che il marketing, oggi, sia orientato da leve molto diverse rispetto al passato.

Assistiamo a strategie sempre più focalizzate sul cliente in quanto persona, nonché sul prevenire i suoi bisogni e fornire pronte risposte per soddisfarli e anticiparli. Questo approccio permette di creare un’offerta completamente ispirata alle aspettative del cliente e, quindi, di facilitare il viaggio che parte dalla scoperta del brand alla fidelizzazione.

Lo chiamano Marketing Olistico, cioè un nuovo modo di fare pubblicità che punta su sensazioni, esperienze, storytelling e valori: consiste nel creare percorsi di acquisto per gli utenti che siano capaci di stuzzicare i sensi e, al tempo stesso, di creare identità e appartenenza a precisi valori.

Fare marketing oggi

È da questo grande cambiamento, unito all’avvento delle AI generative che i consumatori hanno assunto un nuovo atteggiamento di diffidenza generalizzata: il bisogno di debuggare, di indagare e di inquadrare le post-verità ha scombussolato la pubblicità nel profondo, spingendo inserzionisti, creativi e istituzioni a comunicare in modo sempre più inclusivo, verificato e trasparente.

Anche gli stessi motori di ricerca hanno dichiarato guerra alla mancanza di trasparenza e di fondatezza delle informazioni, prendendo una posizione forte contro tutti coloro che diffondono contenuti non veritieri.