Nell’ultima puntata del nostro reportage sui giovani italiani espatriati, diamo voce a motivazioni personali, emozioni, aspettative e rimpianti di chi se ne è andato.

In questa puntata conclusiva daremo voce a chi ci ha accompagnato lungo il reportage con la propria testimonianza di giovane espatriato. Daremo voce alle loro motivazioni, emozioni, aspettative e rimpianti. Elementi insomma che difficilmente troveremo in una statistica.
Ad esempio chi, prima di noi, ha raccolto storie di giovani italiani emigrati, come la giornalista Claudia Cucchiarato, racconta che non è difficile trovare nostalgia di casa.

C’è chi, invece, come Lou, ha ancora i conti in sospeso col nostro Paese.

C’è chi guarda le istituzioni e i connazionali con altri occhi, come Bianca.

>
C’è anche chi, come Giovanna, vorrebbe essere d’aiuto a chi è restato.

A volte la qualità delle relazioni e delle singole persone rimaste in Italia fanno porre delle domande.

A volte è proprio il contrasto dell’indole diversa di due popoli a spingere a riflessioni. Le parole di Bianca.

Come già abbiamo intuito da alcune testimonianze, non tutto ciò che riguarda l’Italia è male e non tutto ciò che riguarda l’estero è bene. Ad esempio Lou non apprezza le rigide classi sociali inglesi.

Salvatore sottolinea la chiusura di alcuni popoli, come quello svizzero.

Anche Bianca non apprezza proprio tutto di Parigi.

A volte, dopo un periodo all’estero, si prova a tornare in Italia, ma senza molte aspettative