A partire da sabato 28 gennaio prenderà il via la seconda parte della settima edizione di Agorà, stagione teatrale itinerante negli otto comuni dell’Unione Reno Galliera. Fino a giugno 2023 verranno proposti 15 spettacoli che si concentreranno sugli autori e sui temi distintivi della drammaturgia di ultima generazione, esplorando le intersezioni tra letteratura e teatro.

Una stagione teatrale all’insegna della continuità

Dopo il successo della stagione precedente Agorà conferma nuovamente la propria struttura diffusa, aperta per ospitare immagini e progetti teatrali e culturali costituendo un’occasione di crescita, incontro per le compagnie ed arricchimento per il territorio e per i suoi abitanti. Come ci racconta infatti il direttore di produzione Alessandro Amato, in questa nuova stagione «il progetto ha vissuto un rinnovamento; Agorà ha invitato alcuni artisti che negli anni hanno frequentato Agorà a pensare a qualche dedica per la stagione; nasceranno nel futuro progetti speciali». Faranno dunque la loro comparsa diversi artisti che hanno già attraversato la “piazza” di Agorà: la Piccola Compagnia Dammacco, Sotterraneo, Gli Omini, Chiara Lagani, Enzo Vetrano e Stefano Randisi, Francesca Pennini. Gli artisti saranno affiancati da diverse figure legate ad Agorà come Anna Amadori che curerà i progetti di formazione, Nicola Borghesi, Lorenzo Donati e Rosalba Ruggeri che insieme a Alessandro Amato cureranno i progetti speciali.

Si parte il 28 gennaio a Castel Maggiore con l’appuntamento dedicato alla Giornata Della Memoria con il format ideato e diretto da Ivano Marescotti “Lo schermo sul Leggio”. La protagonista sarà Serena Balivo dalla Piccola Compagnia Dammacco che interpreterà alcuni momenti del romanzo “La chiave di Sara” di Tatiana de Rosnay. In questa data, come ci racconta Alessandro Amato «verranno mescolate immagini di film con brani del romanzo, ricostruendo una drammaturgia che attraversa entrambi i linguaggi della letteratura e del cinema». Uno tra i primi percorsi che invece prenderanno vita nel mese di maggio sarà “Marginalia”, una ricerca socio-antropologica de Gli Omini che, attraverso le testimonianze delle persone incontrate, rivolgeranno lo sguardo verso le tematiche che caratterizzano i nostri tempi.

ASCOLTA L’INTERVISTA A ALESSANDRO AMATO: