Un nuovo giorno sorge sulla rubrica di Eddy Anselmi, dedicata alle canzoni partecipanti all’Eurovision Song Contest di quest’anno: si continua l’esamina delle contendenti alle semifinali a un posto nella grande serata del 22 maggio – a cui prenderanno parte i nostri Maneskin – con la canzone che segna la partecipazione di Cipro.

Eurovision Song Contest: Cipro

Elena Tsagkrinou è l’artista che si esibirà in rappresentanza della piccola isola dell’Egeo, con il suo pezzo dall’anima pop, “El Diablo“, un testo che ha suscitato pareri contrastanti, soprattutto per il significato delle sue parole. Il brano, infatti, mix di inglese e spagnolo, sullo stile di Lady Gaga, sembra una canzone d’amore per Satana, che ha sedotto la cantante chiamandola “il suo angelo”.

La presenza di un coro di voci bianche, definiti ironicamente i “bambini di Satana” per il girotondo cui prendono parte cantando il nome del diavolo, ha contribuito a costruire un’aura controversa e inquietante intorno a questo singolo, tanto da far intervenire la Chiesa ortodossa per chiederne la rimozione dal Festival, in una casistica molto simile a quanto accaduto ad “Hard Rock Halleluja” di Lordi nell’edizione del 2006.
Il pezzo, a detta degli autori, è in realtà una falsa invocazione, e rappresenta il costante conflitto tra il bene e il male, con la cantante che cerca di resistere, più che abbandonarsi, alle lusinghe del signore degli Inferi e alla sindrome di Stoccolma.

«Ogni volta che la canto mi emoziono» ha dichiarato la giovane artista: classe ’94, nativa di Atene, Elena è salita alle luci della ribalta per la partecipazione a Greece got Talent, nel 2009, per essere stata la voce del gruppo OtherView, e per essere la presentatrice di diversi programmi nella televisione greca.
Con la sua performance la Tsagkrinou spera di conquistare il sesto ingresso consecutivo di Cipro alla finale dell’Eurovision, magari replicando, se non addirittura superando, il più grande risultato nella storia del contest, quello del 2018.

Il precedente illustre: Il “fuego” e il secondo posto del 2018

A Lisbona, tre anni fa, nell’edizione poi vinta da Israele e dalla sua “Toy” – eseguita da Netta – la canzone di Cipro andò molto forte, classificandosi sul gradino immediatamente più basso a quello iridato. Il secondo posto, infatti, andò all’artista Eleni Foureira, che portò la canzone “Fuego“, un pezzo che inizialmente non fece gridare al miracolo, ma che fu caratterizzata da un’esibizione a dir poco spettacolare, sia dal punto di vista canoro che dal lato entertainment, con una coreografia molto fiammeggiante, appunto.

Entela Fureraj, vero nome della Foureira, cercò di creare intorno a sé delle origini portoghese-brasiliana, per potersi affermare in Grecia dove, la sua provenienza albanese, avrebbe potuto invece attirato dello stigma. Le fiamme dell’Eurovision e la contaminazione musicale, tramite l’utilizzo di cornamusa, stanno dietro al suo incredibile successo, che rappresenta il punto più alto mai raggiunto da Cipro nella competizione melodica più importante d’Europa, traguardo che Tsagkrinou cercherà di bissare e, sognando in grande, di soverchiare, entrando nella storia del Festival, ma soprattutto della piccola isola.

Luca Meneghini

ASCOLTA LA RUBRICA DI EDDY ANSELMI: