A Bologna è attivo da ormai diversi anni Camilla, il primo emporio autogestito italiano che rivoluziona le distribuzione alimentare e il modo di fare acquisti. Dal patto tra produttori agricoli e clienti l’idea è di dar vita ad un modello cooperativo, autogestito e partecipato. Ne ha parlato ai nostri microfoni la Presidente della Cooperativa Camilla, Susanna Cattini.

Camilla e l’emporio di comunità: le parole di Susanna Cattini

«Emporio di comunità è la formula che abbiamo utilizzato per descrivere un’esperienza di cooperativa di consumo gestita dai soci», ci spiega la Presidente:«Le attività di gestione dell’emporio sono portate avanti dagli stessi soci, su una base di turni brevissimi».

L’emporio è nato nel febbraio del 2019, preceduto di pochi mesi dalla nascita della cooperativa, e porta avanti l’idea della Park Slope Food Coop di New York e portata in Europa a metà degli anni 2010. Camilla è stata pioniere di questo modello in Italia.

Fatta eccezione per l’autogestione, l’emporio viene gestito in maniera simile ai negozi della grande distribuzione:«Si possono trovare prodotti alimentari di qualunque tipo, inclusi quelli refrigerati, oltre che prodotti per l’igiene della persona e della casa». Si tratta però di prodotti diversi, selezionati direttamente dai soci, sulla base di criteri di sostenibilità ambientale, sociale, e sopratutto di qualità:«abbiamo deciso di acquistare direttamente dai produttori provenienti da agricoltura biologica, garantiti da reti partecipate, e locati in regione».

Nonostante i prodotti di alta qualità e non facilmente reperibili, i prezzi rimangono contenutisono costruiti sulla base dell’acquisto dal produttore e viene applicato un ricarico minimo per consentire il mantenimento dell’emporio, ed essendo il lavoro quasi interamente volontario i prezzi rimangono abbastanza bassi, se confrontati con prodotti della stessa qualità acquistabili fuori».

Emporio Camilla: dove si trova e come diventare soci

Essendo una cooperativa, chi desidera dare una mano ne può diventare socio, come spiega Cattini:«Si può compilare una scheda di partecipazione sul sito di Camilla o direttamente in negozio, versando una quota di partecipazione che verrà restituita nel momento in cui si decide di uscire dalla cooperativa». Si può, inoltre, partecipare semplicemente donando un po’ del proprio tempo alla causa:«I volontari fanno un turno di 2 ore e 45 minuti ogni quattro settimane, ciò fa sì che tutte le attività dell’emporio siano autogestite».
Inoltre, Camilla è a disposizione per uno scambio di competenze per tutti coloro che hanno intenzione di intraprendere un’attività simile, come già accaduto in diverse regioni italiane, nelle quali, ricorda la Presidente, sono state create 5 cooperative di empori autogestiti.

L’Emporio di Camilla si trova a Via Casciarolo 8D, in zona San Donato, ed è aperto dal lunedì al sabato.