Il settore biologico traina l’agricoltura regionale. Primi in Italia per consumi e addetti al settore. La Regione punta ad estendere il biologico nella ristorazione pubblica e ad incrementare la produzione.

L’Emilia Romagna è la prima regione per produzioni biologiche nel Centro-Nord Italia e la prima in assoluto per addetti al settore e per consumo di prodotti.
A fornire i dati è l’assessore regionale all’Agricoltura Tiberio Rabboni, che ieri ha presentato il bilancio degli interventi regionali per il settore biologico e ha lanciato lo “Sportello Mense Bio”.

Da molti anni la Regione incentiva e sostiene lo sviluppo di tecniche produttive agricole a minimo impiego di sostanze chimiche, di energie fossili e consumi irrigui. Il metodo biologico è infatti in grado di fornire beni pubblici che contribuiscono alla tutela dell’ambiente, al benessere degli animali e allo sviluppo rurale.
Una serie di attività significative è dedicata all’agricoltura biologica, traino dell’innovazione in direzione di una maggiore sostenibilità ambientale.

L’agricoltura biologica in Emilia Romagna ha, nell’ultimo decennio, conosciuto un grande sviluppo e per il futuro ci si aspetta un ulteriore incremento di superfici coltivate con metodo biologico.
Nelle previsioni dell’assessore Rabboni il futuro del settore biologico dovrà porsi come obiettivo la totale cooperazione di produzione e mercato, ovvero un modo di operare dove ambiente ed economia si fondono.
A tal fine è essenziale che nel programma di interventi vengano coinvolti sempre più operatori, ristoratori e commercianti: occorre infatti tenere in considerazione lo stile di vita frenetico dei cittadini, che costringe sempre più spesso a consumare i propri pasti fuori casa.

I dati sul biologico in regione, comunque, sono positivi. Lo scorso anno, secondo il Bollettino Ufficiale telematico del settembre 2011, gli operatori biologici attivi nel nostro territorio erano 3585, contro i 3503 dell’anno precedente.
Secondo l’assessore è poi fondamentale svolgere un’efficace campagna di sensibilizzazione. L’Assemblea legislativa ha infatti varato una legge per avviare numerosi interventi di orientamento dei consumi ed educazione alimentare con la finalità di migliorare la conoscenza dei cittadini dell’ambito del biologico.

Su questo versante, poi, nasce il Progetto Sportello Mense Bio e un vademecum prodotto nell’ambito del progetto Biopertutti: una sorta di manuale utile per favorire ed incentivare la presenza di prodotti bio nella ristorazione collettiva pubblica.
A ciò si aggiunge materiale informativo per gli insegnanti affinchè l’educazione alimentare biologica inizi fin dalla tenera età.

Federica Di Dio