Si chiama “Casa vacante” la nuova occupazione abitativa in via Capo di Lucca a Bologna. Questa mattina, studentesse e studenti di Luna – Laboratorio Universitario d’Autogestione, sono entrati in uno stabile abbandonato da oltre dieci anni, di proprietà di Asp, composto da otto appartamenti.
«A Bologna, si sa, è quasi impossibile trovare casa – scrivono gli occupanti – Non serve leggere i dati sui costi degli affitti, vedere centinaia di persone che si aggirano a caccia di un posto letto, ascoltare le dichiarazioni che a tutti i livelli manifestano una crisi: oggi a Bologna è quasi impossibile trovare un posto letto. Anche per chi ha la disponibilità economica, figuriamoci per la maggioranza precaria di chi sogna di esserci e contribuire allo sviluppo della città».

Casa vacante, la nuova occupazione abitativa in via Capo di Lucca

La nuova esplosione degli affitti turistici di piattaforme come Airbnb e la pesante inflazione che stiamo vivendo hanno rinfolocato l’emergenza abitativa. È per queste ragioni, dunque, che il collettivo universitario è entrato nello stabile, che risulta inserito nel piano di alienazione 2021-2023, cioè in vendita.
«Oggi nasce uno spazio che, in primis, ha finalità abitativa per quelle persone che a Bologna hanno difficoltà a rimanerci – si legge ancora nella rivendicazione dell’occupazione – Uno spazio che vuole dire chiaramente che abbiamo il diritto di restare a Bologna, e che per farlo, nella situazione attuale, occorre inventarsi forme nuove dello stare insieme e dell’abitare che sappiano essere di slancio per la costruzione di spazi fisici e politici che guardino al futuro».

ASCOLTA L’INTERVISTA A LUCA:

«Non vuole essere solo un’occupazione abitativa», afferma ai nostri microfoni Luca, uno degli occupanti. Intanto il primo appuntamento è fissato alle 16.00 di oggi per un’assemblea.
Nel frattempo il sindaco Matteo Lepore, interpellato sulla nuova occupazione, fa sapere che verrà trattata come sono state trattate le occupazioni precedenti, chiedendo agli attivisti di uscire pacificamente. Il sindaco, però, rileva che il tema della casa è un problema serio e si rivolge al nuovo Parlamento, chiedendo di intervenire con un piano nazionale di edilizia popolare, soprattutto per gli studenti.

ASCOLTA LE PAROLE DI MATTEO LEPORE: