Dopo una lunga malattia, all’età di 59 anni si è spento Freak Antoni, lo storico frontman degli Skiantos. Venerdì la camera ardente a Palazzo D’Accursio. L’INTERVISTA realizzata da “Manicomio all’Italiana”, in cui Freak disse: “L’ironia è una forma di resistenza”. LO SPECIALE con la testimonianza di Oderso Rubini.
Si è spento questa mattina all’Hospice Seragnoli, Roberto Freak Antoni, storico leader degli Skiantos. Era malato da tempo.
Nel 2012 aveva lasciato la band dopo 35 anni di attività per dedicarsi alla carriera solista.
Era il caldissimo 1977 bolognese quando nacquero gli Skiantos, una band che ha creato un genere musicale: il rock demenziale.
Primo vero punk italiano, ma anche scrittore con “Non è giusto in Italia essere intelligenti”, non ha mai smesso, fino alla fine, di affermare con decisione la propria cifra stilistica.
“L’ironia è una forma di resistenza” disse Freak Antoni dalle nostre frequenze nell’ultima intervista realizzata dai redattori di “Manicomio all’italiana”. E sono tante le frasi e gli aforismi del cantante diventati espressioni proverbiali. Da “la fortuna è cieca, ma la sfiga ci vede benissimo” a “Dio c’è ma ci odia”, da “Dio ci deve delle spiegazioni” a “Si dice che una volta toccato il fondo non puoi che risalire” o ancora “Non c’è gusto in Italia ad essere intelligenti”. A me capita di cominciare a scavare”. Fino ai messaggi lanciati attraverso le magliette indossate sul palco o i cartelli esposti durante i concerti. “Odio il brodo”, “Bevo solo quando guido”, “La storia ci darà ragione”, solo per fare qualche esempio.
Roberto “Freak” Antoni ha sempre rivendicato il demenziale come forma comunicativa. “Abbiamo il merito di aver fatto conoscere il gergo giovanile”, diceva in un’intervista.
Tanta la commozione in città, da parte di amici, conoscenti e fan, ma tanti i tributi anche a livello nazionale, a testimonianza del fatto che, silenziosamente, senza clamore commerciale, gli Skiantos si erano ritagliati un posto importante nella musica italiana.
Venerdì 14 febbraio, dalle 9 alle 14, sarà possibile dare l’ultimo saluto a Roberto “Freak” Antoni nella camera ardente allestita presso la Sala Tassinari di Palazzo D’Accursio.