La band attiva sin dal 2007, si propone di unire generi molto diversi tra loro: post- rock strumentale, prog, ambient, jazz e funk. Suonano in diversi club italiani e vincono alcuni concorsi artistico-musicali, fino alla prima pubblicazione discografica per TROVAROBATO/PARADE, nel 2011.


The Cold Summer of the Dead, il secondo lavoro dei Junk Food, ricorda incredibilmente gli ultimi versi della poesia di Pascoli “Novembre” e darebbe quasi l’idea di un’ambientazione decadente, oscura. In effetti è questo l’intento della band, che si evolve dall’ultimo disco molto più “jazzato” (anche se non amano essere definiti in tal modo) per sviluppare sonorità rumorose e più concettuali.

I Junk Food sono un gruppo strumentale e a parte i titoli, le canzoni non hanno testi; nonostante ciò esprimono stati d’animo che vanno dalla frustrazione dovuta all’impotenza di vivere una condizione “ciclica”, a sprazzi di serenità di quei momenti in cui ci sembra di aver trovato una scappatoia da questo oscuro meccanismo.

Il risultato è un album dall’impulso ambient che si fonde con il rock e l’elettronica, dando vita a sensazioni inedite e del tutto personali. Un viaggio interiore tormentato e delirante che si accosta perfettamente e nuovamente ai versi pascoliani, mostrando l’illusione della felicità.

I Junk Food sono stati ospiti a Pandemonium, per un live che senz’altro è da commentare.

I Junk Food sono:

Paolo Raineri trumpet, flugelhorn, fx
Michelangelo Vanni electric guitar, fx
Simone Calderoni electric bass, fx
Simone Cavina drums, fx

Cristiana Moriconi