Il 2020 è stato sicuramente un anno poco felice per l’andamento dell’economia nazionale, per via delle forti restrizioni dettate dal contenimento dei contagi. Nonostante questo, l’anno da poco concluso ha portato anche delle buone notizie: il 2020 è stato infatti l’anno del boom di vendite di biciclette, in particolar modo delle e-bike.
Italiani e biciclette: i dati dell’Ancma
A testimoniare il grande aumento di vendite di e-bike in Italia sono i dati raccolti dall’Ancma (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo e Accessori): la crescita è stata infatti pari al 20%, ossia di 40mila unità rispetto al 2019, per un totale di 235mila unità vendute.
Parallelamente cresce anche il numero di ciclisti nel mondo: per quanto riguarda l’Europa, è stato registrato un incremento di ciclisti soprattutto in Portogallo e Francia (rispettivamente +25,3% e +24,5% a settembre 2020 rispetto allo stesso mese del 2019), seguite dalla Germania (+20%). In Italia i dati raccolti da Eco-Counter a settembre riportano un +27,5%, con picchi positivi sorprendenti a maggio (+81%).
Spostamenti in bici: cosa considerare?
L’uso della bicicletta per i propri spostamenti quotidiani, brevi o lunghi che siano, richiede la valutazione di alcuni aspetti che purtroppo molto spesso vengono trascurati. Prima di tutto bisogna capire quale tipologia di bicicletta è più indicata per il percorso che si intende fare: se per un tratto asfaltato e in pianura può andar bene una city bike, le cose cambiano per percorsi più accidentati o privi di pista ciclabile.
Inoltre, come accade quando si quotidianamente l’automobile, bisognerebbe preoccuparsi della propria sicurezza anche quando si sale in sella: per questo è bene informarsi adeguatamente e ricorrere a soluzioni come l’assicurazione infortuni Helvetia Persona Dinamica, ad esempio, in modo da essere coperti in caso di incidenti. Restando in tema di sicurezza, mai dimenticare di indossare il casco e di accendere le luci, anche per brevi tratti e nelle ore diurne. Attenzione anche all’abbigliamento: meglio indossare indumenti colorati e visibili anche da lontano o in penombra (si pensi ad esempio alle gallerie o alle stradine poco illuminate). In generale si dovrebbe sempre evitare di rappresentare una “sorpresa” per gli automobilisti: essendo il ciclista l’elemento più debole, è bene segnalare la propria presenza ed evitare cambiamenti di traiettoria improvvisi, accertandosi quindi sempre di non correre alcun rischio e, allo stesso tempo, di non rappresentare un pericolo per gli altri. Infine, mai pedalare in doppia fila, soprattutto se la strada non è larga abbastanza, onde evitare incidenti e infortuni.