L’alleanza tra integralisti cattolici ed estrema destra ha moltiplicato le iniziative contro l’educazione alle differenze. Domani il “bus dell’odio” degli #StopGender passerà da Bologna, ma una nutrita rete di realtà risponderà con ironia. Giovedì, inoltre, un presidio all’Ufficio Scolastico Regionale per chiedere una presa di posizione in favore della libertà di insegnamento.

#StopGender in arrivo, si cercherà di fermarli

Dopo le polemiche, le intimidazioni e la schedatura delle scuole dove si svolgono progetti di educazione alle differenze, l’alleanza fra integralisti cattolici ed estrema destra, riuniti al grido di #StopGender, ha messo in piedi una nuova iniziativa, intitolata “Bus della libertà“.
Si tratta di un autobus che gira l’Italia portando un messaggio apparentemente ovvio – “I bambini sono maschi e le bambine sono femmine. La natura non si sceglie” – ma foriero di propaganda per un modello sociale stereotipato in cui “maschi” e “femmine” sono gli unici legittimi detentori di identità riconosciute, con rispettivi ruoli definiti, immutabili e gerarchici, perché “naturali”.

Per reagire ai numerosi episodi di intolleranza registratisi sul territorio bolognese, in particolare nei Comuni della Reno-Galliera, una nutrita rete di realtà, denominata “StopCattoFascisti“, sta organizzando una risposta.
A partecipare sono Anpi Pratello, Arcigay, Arcilesbica, Armonie, Progetto Alice, Indie Pride, Orlando – Biblioteca italiana delle donne, Primo Moroni, Brigate della pace. CDS ‘70, Tpo, Cesp, Arci RitmoLento, Coalizione Civica, Cobas, Cseno, Exarchia, Hobo, Bologna Pride, Scuola e Costituzione, Coordinamento Precari/ie della scuola, Emilia Antifa, Falling Book, Gateway, L’Altra San Pietro, Làbas, Mit, Mujeres Libres, Noi Restiamo, Non Una Di Meno, Studenti Medi Autorganizzati, Uaar, Usb e Vag61.

Mercoledì 27 settembre e giovedì 28 settembre saranno due giornate di mobilitazione a favore della libertà di insegnamento e dell’educazione alle differenze.
Domani il primo appuntamento per “accogliere” il transito del bus #StopGender, ribatezzato “Bus dell’odio“. Con un maglietta bianca con bollino rosso, tanti cartelloni e tanta ironia, si scenderà in piazza per rivendicare “una Bologna accogliente che promuove l’educazione alle differenze e all’inclusività, in cui libertà non è sinonimo di odio e discriminazione”.
A questa iniziativa hanno aderito anche Agedo, Cgil, Link, Rete della Conoscenza.

Giovedì 28 settembre, invece, l’appuntamento è in via De’ Castagnoli 1, presso l’Ufficio Scolastico Regionale, dove il movimento chiederà al direttore Versari una parola chiara in difesa della libertà di insegnamento e dell’educazione al rispetto delle differenze. Alle 18.00, infine, le manifestanti risponderanno all’appello di NonUnaDiMeno confluendo in Piazza Re Enzo nella manifestazione internazionale in difesa del diritto all’aborto.
La rete di associazioni, infine, chiede ai sindaci e alle istituzioni di tutta la provincia di Bologna di assumere da subito una presa di posizione precisa e inequivocabile: non deve esserci spazio per chi esclude, discrimina, diffama.

ASCOLTA L’INTERVISTA A VALENTINA DELLA RETE STOP CATTOFASCISMO: