Ferrara, Torrione Jazz Club, ore 21 Tower Jazz Composers Orchestra: Piero Bittolo Bon, Alfonso Santimone, direzione

Ferrara, Torrione Jazz Club: Presentazione del libro “Mingus” di Flavio Massarutto ed esposizione delle illustrazioni di Squaz

i protagonisti …

Tower Jazz Composers Orchestra: il nome già spiega molto. “Tower”, perché l’orchestra, nata nel 2016, è la big band residente del Jazz Club Ferrara, la cui sede è un bastione delle mura rinascimentali della città che si chiama Torrione San Giovanni. Jazz Composers Orchestra, perché il suo repertorio prevede composizioni ed arrangiamenti originali dei suoi componenti, il che significa sottolineare il ruolo ed il valore della scrittura in ambito jazz. Il riferimento storico cui inevitabilmente si pensa è la famosa Jazz Composers Orchestra fondata da Carla Bley e Mike Mantler e rimasta attiva per il decennio tra la metà dei ‘60 e dei ‘70. L’organico ampio che rende agevole il turnover dei musicisti, si è formato come sviluppo di precedenti progetti didattici. La TJCO si definisce “un’esperienza orizzontale a dimensione variabile e con un regime partecipativo. Ogni componente più o meno stabile dell’organico, in veste di compositore e improvvisatore, contribuisce alla ricerca a tutto campo che è propria dell’attitudine artistica di questa formazione”. Siamo di fronte dunque non solo ad una band che produce ottima musica tenendosi fuori dai consueti schemi mainstream, spesso ripetitivi, ma ad una vera e propria esperienza culturale che pone al centro il processo creativo. L’orchestra è di fatto un laboratorio stabile di composizione, arrangiamento e orchestrazione.

Presentazione del libro “Mingus” di Flavio Massarutto ed esposizione delle illustrazioni di Squaz

Per il centenario della nascita di Charles Mingus (1922-1979), una biografia a fumetti racconta la vita tormentata, le battaglie contro il razzismo, la musica geniale di un maestro che ha lasciato un segno indelebile nel panorama del jazz e non solo.  Dagli esordi nella Los Angeles degli anni Quaranta fino alla straziante fine in Messico, la storia di un Martin Eden meticcio: un uomo dal talento indomabile e ribelle che ha attraversato gli stili rimanendo sempre se stesso, in perenne lotta contro una società che lo voleva marginale e subalterno.Contrabbassista e pianista, compositore e band leader, Charles Mingus è universalmente riconosciuto come uno dei più grandi musicisti della storia del jazz. Un talento straripante, che ha vissuto gli ultimi fuochi dell’età dello Swing, la rivoluzione Be Bop, le stagioni sperimentali della Third Stream e della Jazz Poetry sino al Free. Ma anche un’anima tormentata e arrabbiata, un uomo che per via delle sue origini meticce dovette sempre fare i conti con l’ostilità della società americana. Il giornalista Flavio Massarutto e il disegnatore Squaz (Pasquale Todisco) ripercorrono le tappe del cammino di Mingus dando vita a una biografia non canonica, che procede per episodi impaginati come una successione di brani che vanno a formare una suite musicale: frammenti di esistenza raccontati pescando da interviste, scritti, testimonianze e fatti storici. Ne esce il ritratto di un musicista che è lo specchio di un’epoca, di un compositore geniale che è stato anche uno degli artisti più limpidamente impegnati a denunciare il razzismo, con veri e propri brani manifesto come il famoso Fable of Faubus che metteva alla berlina il governatore segregazionista dell’Arkansas. Nelle parole di Massarutto e nelle suggestive tavole di Squaz, che reinterpretano anche alcune celebri copertine dei dischi di Mingus, rivive così la parabola bruciante di un uomo inquieto, sempre alla ricerca della perfezione, in perenne lotta con se stesso e col mondo: un maestro capace di lasciare un segno indelebile nel panorama musicale e culturale del ’900. Il volume realizzato da Circolo Controtempo e Coconino Press, in collaborazione con Paff! Palazzo Arti Fumetto Friuli di Pordenone.