Un seminario legale, una campagna contro lo stigma dei sieropositivi, la possibilità di fare test rapidi sull’hiv e il “red party” con raccolta fondi. Sono le iniziative del Cassero per la giornata mondiale di lotta all’aids.
Domani, come ogni primo dicembre, si celebra la Giornata Mondiale per la lotta all’aids, ma a Bologna le iniziative dedicate a questo tema cominciano già oggi. È il Cassero, infatti, ad aver organizzato diverse azioni, la prima delle quali si terrà oggi pomeriggio dalle 17.30 nei locali di via don Minzoni 18.
Si tratta di un seminario rivolto ad avvocati e intitolato “La tutela legale delle persone sieropositive in Italia“. L’evento è accreditato dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Bologna ed ha lo scopo di formare personale legale che si trova ad affrontare casi legati a questo tema.
“Il tema che abbiamo scelto per la campagna di sensibilizzazione di quest’anno – spiega Vincenzo Branà, presidente del Cassero – è quello dello stigma delle persone sieropositive“.
Lo stigma, infatti, influisce negativamente sul contagio, dal momento che ritarda l’effettuazione dei test. “Basti pensare che quest’anno 10 bambini sono nati sieropositivi – osserva Branà – il che vuol dire che non è stato effettuato il test alle donne in gravidanza”.
E proprio legata al test e alla sua promozione è un’altra iniziativa, organizzata dall’Asl, che si svolgerà sia sabato che domenica in piazza Maggiore. Tutti coloro che desiderano potranno effettuare il test rapido per l’hiv. “Attualmente i test sull’hiv avvengono esclusivamente nelle strutture ospedaliere, con risposte che arrivano dopo 20 giorni – sottolinea il presidente del Cassero – Il test breve, invece, ha il duplice vantaggio di deospedalizzare l’esame e di dare un’indicazione utile e veloce, in modo da incrementare il numero di persone che lo effettuano”.
La terza iniziativa, invece, unisce l’utile al dilettevole. Si tratta del consueto “red party“, la festa del Cassero che raccoglierà i simboli e i contenuti delle attività dell’associazione sul tema. Alla festa verranno eletti “Miss & Mister Cassero 2012” e ci sarà un’asta con oggetti messi a disposizione da Immanuel Casto, Gaetano Navarra e Alessandra Spisni per raccogliere fondi per la lotta all’aids.
Branà riflette anche sul perché il tema dell’aids sia scomparso dai mezzi di comunicazione: “Stiamo ancora combattendo contro gli effetti culturali devastanti dello spot governativo, quello con l’alone viola attorno alle persone, che ha fatto passare un messaggio di lotta non già alle malattie ma alle persone”.
Inoltre, secondo il presidente del Cassero, oggi c’è la convinzione, seppur giusta, che grazie al progresso della medicina di aids non si muoia più. “Andrebbero invece riaccesi i riflettori – conclude Branà – per insegnare alle persone a salvaguardarsi”.
Guarda qui il video della campagna