Già visitato nella scorsa edizione e rimasti colpiti sia dall’organizzazione che dalla line up, Afternoon Tunes (sabato 23 h 16.15) dedica uno speciale al TODAYS festival che avrà luogo a Torino il 23-24-25 AGOSTO 2019. Intanto i primi nomi usciti:

Città di TORINO
è orgogliosa di presentare

TORINO

23-24-25 AGOSTO 2019

web: www.todaysfestival.com
facebook: www.facebook.com/TOdaysfestival
twitter: www.twitter.com/TOdaysfestival
instagram: www.instagram.com/todaysfestival
spotify: https://open.spotify.com/user/todaysfestival

CON OLTRE 30.000 PERSONE ALL’EDIZIONE 2018, TORNA, PER LA SUA QUINTA EDIZIONE TODAYS FESTIVAL A TORINO DAL 23 AL 25 AGOSTO 2019, CONFERMATOSI COME UNO DEI FESTIVAL ITALIANI PIÙ RAFFINATI E IRRINUNCIABILI DELLA STAGIONE, CON UNA LINE UP AMBIZIOSA, CAPACE DI MESCOLARE LEGGENDE E NUOVE STELLE INTERNAZIONALI. 
TODAYS NON È SOLO MUSICA: È AMORE, PASSIONE, E LA GIOIA DI RITROVARSI INSIEME PER PROVARE QUEL BRIVIDO CHE SENTI SCORRERE SULLA PELLE QUANDO PARTE QUELL’ACCORDO DI UNA CANZONE CHE PARLA DELLA TUA VITA…MOLTO DI PIÙ DI UN SEMPLICE FESTIVAL, UNA TERRA PROMESSA CHE LE PROMESSE LE MANTIENE!

I PRIMI OSPITI INTERNAZIONALI CONFERMATI PER LA QUINTA EDIZIONE DI TODAYS FESTIVAL SONO:

HOZIER
JARVIS COCKER introducing JAR VIS…
THE CINEMATIC ORCHESTRA
NILS FRAHM
SPIRITUALIZED

TODAYS.
Il festival

biglietto singola giornata con accesso a sPAZIO211: 30 eu + d.p.
biglietto singola giornata con accesso a INCET: 15 eu + dp 

abbonamento singola giornata (24 o 25 agosto con accesso a tutti i concerti): 40 eu + d.p.
abbonamento tre giorni (23, 24 e 25 agosto con accesso a tutti i concerti): 100 eu + d.p.

Informazioni e prevendite biglietti singoli ed abbonamenti: 

Ticketone – www.ticketone.it– ph: 892 101
e presso tutti i punti vendita autorizzati 

Prevendite attive a partire dalle ore 12 di GIOVEDI’ 21 MARZO 2019

– data unica italiana –
+ altri artisti da annunciare
SABATO 24 AGOSTO 2019
sPAZIO211
INGRESSO: EURO 30 + d.p.

 

Con la sua “Take me to Church” ha conquistato tutti, guadagnandosi i primi posti nelle classifiche mondiali: il brano è stato nominato ‘Song Of The Year’ ai Grammy Awards 2015, ha vinto ‘Song Of The Year’ agliIvor Novello Awards 2015 e ai 2015 BBC Music Awards e  ‘Top Rock Song’ ai 2015 Billboard Music Awards, dove Hozier ha vinto anche nella categoria ‘Top Rock Artist’. “Take Me To Church” ha venduto, fino ad oggi, 2,23 milioni di copie nel Regno Unito.

A cinque anni dal suo esordio con l’omonimo album che ha ormai raggiunto oltre 2,1 miliardi di streaming e venduto 4 milioni di copie in tutto il mondo, e per il quale Andrew Hozier-Byrne, a.k.a. Hozier ha ricevuto una nomination nella categoria ‘Best International Male’ ai Brit Awards, Hozier annuncia il suo ritorno in Italia in una unica data estiva a TODAYS con il nuovo album, “Wasteland, Baby!” pubblicato il 1 marzo 2019 via Island Records.
Anticipato dal successo dell’EP “Nina Cried Power”, uscito a settembre dello scorso anno e interpretato da Hozier insieme al leggendario cantante soul/gospel Mavis Staples e l’iconico polistrumentista Booker T Jones all’organo, la canzone parla di protesta e attivismo sociale ed è stata inclusa da Barak Obama nella playlist delle sue canzoni preferite del 2018, in una sola settimana l’Ep ha superato gli 8 milioni di stream su Spotify.
Parlando del nuovo disco Hozier afferma: “sono entusiasta di poter annunciare il mio nuovo lavoro discografico, “Wasteland, Baby!”. Ho lavorato a lungo durante tutto l’anno passato ed è ora giunto il momento di condividerlo. Voglio ringraziare sinceramente i fan e gli ascoltatori per il loro continuo supporto tra un disco e l’altro. Ci vediamo presto in viaggio”. Il singolo Movement è l’altra key track che fa parte di “Wasteland, Baby!”, con protagonista il ballerino Sergei Polunin nel videoclip: in soli due mesi la canzone ha raggiunto20.8 milioni di streaming ed è diventata uno dei brani preferiti dai fan nei concerti. Dopo il successo del suo ultimo tour nel Regno Unito, Hozier è pronto ad annunciare il prossimo tour e incantare il mondo con la sua voce e il suo Indie Gospel,tra venature soul, blues, folk e sprazzi di rock.

“It’s rare that a genuinely brilliant singer comes along – his is cause for celebration.” – Evening Standard 5*
“Seductive fervour powers this soul man’s return” – The Guardian

Andrew Hozier-Byrne, conosciuto come Hozier, nasce a Bray in Irlanda 28 anni fa. Cresciuto in una famiglia di musicisti, e studente di musica al Trinity College Dublin (fino a che la sua pulsione a scrivere canzoni e condividerle con il mondo vincesse sugli studi), Hozier ha sempre coltivato una grande passione per la musica: gli ascolti dell’infanzia e dell’adolescenza erano dominati, dice, dalla collezione dei dischi del padre ed in modo particolare dal Chicago blues, dal Texas blues, e dalle etichette Chess Records e Motown, scoprendo poi il jazz, ma ancora più importante il Delta Blues – con quel suono straordinariamente ossessionante – grazie ad artisti come Skip JamesBlind Willie Johnson.  Successivamente ci sono statiPink FloydNina SimoneBillie Holiday, e la grande influenza di Tom Waits.
Nell’ottobre del 2014 pubblica “Hozier”, il suo omonimo disco di debutto, contenente la bellissima “Take Me To Church”, triplo disco di platino con oltre 250 milioni di views. Colonna sonora di un noto spot pubblicitario con protagonista il cestista LeBron James, ha ottenuto una candidatura alla 57° edizione dei Grammy Awards nella categoria “Canzone dell’anno”, una candidatura agli MTV Europe Music Award 2014 nella categoria “Best Song With a Message“, ha vinto il titolo di “Song Of The Year” ai BBC Music Awards 2015, di “Top Rock Song” ai Billboard Music Awards 2015 e di “Best Song” agli  Ivor Novello Awards del 2015. L’album, che ha raccolto oltre 2,1 miliardi di stream solo su Spotify, venduto oltre 850 mila copie nel Regno Unito e 4,4 milioni di copie in tutto il mondo, conteneva anche le bellissime “Someone New”, e “Work Song” e “From Eden”.

Nel 2016 Hozier ha pubblicato “Cherry Wine”: il singolo è diventato la colonna sonora alla campagna di sensibilizzazione sui problemi di abusi domestici in tutto il mondo. Il video ufficiale vedeva come protagonista l’attrice, con tre nomination agli Oscar, Saoirse Ronan.

Better Love“, un altro brano estratto dal suo Lp di debutto, è diventato la colonna sonora del film d’avventura della Warner Bros “The Legend Of Tarzan”.

Wasteland, Baby!” è il secondo album in studio di Hozier e segue il recente EP “Nina Cried Power”. L’EP, che vede la collaborazione della leggendaria cantante soul/gospel Mavis Staplese dell’iconico musicistaBooker T Jones all’organo, ha superato gli oltre 27 milioni di streaming. Il suo ultimo singolo “Almost (Sweet Music)” ha già raccolto oltre 13 milioni di stream globali.

READ MORE:
https://hozier.com/
https://www.facebook.com/hoziermusic   
Guarda il video di Take me To Church: https://youtu.be/MYSVMgRr6pw
Guarda il video di Movement: https://youtu.be/OSye8OO5TkM

INTRODUCING

 

– data unica italiana –
+ altri artisti da annunciare
DOMENICA 25 AGOSTO 2019
sPAZIO211
INGRESSO: EURO 30 + d.p.

 

Finalmente dopo tanti anni Jarvis Cocker, l’istrionico e talentuoso leader e voce di una delle band più importanti ed influenti del british-pop anni ’90, i meravigliosi ed innovativi Pulp, arriva dal vivo in italia e lo fa a Todays festival a Torino in data unica italiana con il nuovo progetto “Jarv is …” .Ed è già storia!
Jarvis Cocker, dandy moderno e leader istrionico degli indimenticabili PULP arriva sul palco italiano per presentare le sue canzoni intense, coinvolgenti ed eleganti dal cuore punk, in confezione britpop.
Anticonformismoimprevedibilitàcocciutaggine: fosse stato per la risposta del pubblico, Jarvis Branson Cocker non avrebbe mai fatto il musicista, invece lui ha incassato i flop d’inizio carriera, ha cambiato una quantità di compagni d’avventura e alla fine è riuscito a portare al successo planetario e indiscusso i suoi Pulp, a partire dal 1994, anno di pubblicazione dell’album “His ‘N’ Hers“, e poi “Different Class” nel 1995 e i successivi “This Is Hardcore”(1998) e “We Love Life” (2001).
Jarvis Cocker ha fatto musica per due terzi della sua vita. Gran parte – dal 1978 al 2002 – come fontman della leggendaria band britpop Pulp. Durante questi anni, Jarvis è passato dall’essere l’outsider per eccellenza a diventare una delle figure più riconosciute e apprezzate della Gran Bretagna. Ha portato un nuovo spirito nelle classifiche pop ritagliando un tratto originale nel mondo del rock’n’roll dominato da riduttivi cliché.
In occasione dei BRIT Awards 1996 Cocker salì sul palco come segno di protesta contro l’esibizione diMichael Jackson che stava cantando il suo ultimo successo Earth Song, circondato da bambini adoranti ed un rabbino, come una sorta di Cristo. Le reazioni della stampa all’episodio furono eterogenee, “Melody Maker” ne acclamò la nomina a cavaliere dell’impero britannico di Cocker, ed il suo amico Noel Gallagherdegli Oasis dichiarò: “Jarvis Cocker è una star e dovrebbe essere nominato baronetto”.
L’attenzione riservatagli dalla stampa per il gesto fece schizzare le vendite dell’album dei Pulp alle vette delle classifiche e gli fruttò una statua di cera, del costo di 30.000 sterline, esposta al Rock Circus di Londra.
Poi, tanto per complicarsi l’esistenza, eccolo tentare la carriera solista; dopo lo scioglimento dalla band Jarvis si trasferisce a Parigi e inizia una serie di collaborazioni (Marianne FaithfullCharlotte GainsbourgNancy Sinatra e Air). Nel 2003, sotto lo pseudonimo di “Darren Spooner“, pubblica il primo album della sua nuova formazione, i Relaxed Muscle. La sua nuova stagione musicale solista si apre a luglio del 2006, quando Jarvis pubblica il singolo “Running The World“, un brano che prosegue con stile la sua avventura all’interno del britpop. È il preludio dell’atteso album debutto solista, “Jarvis“, accolto con grande calore dalla critica, ma prima di arrivarci è il caso di fare un passo indietro, molto indietro, per l’esattezza al 19 settembre 1963, quando i signori Cocker festeggiano la nascita del piccolo Jarvis (destinato da grande a sfiorare il metro e novanta d’altezza). Siamo a Sheffield, in Inghilterra, papà è un musicista, lo zio pure, finisce che a 15 anni Jarvis forma l’embrione di quelli che diventeranno i Pulp.
Oltre 20 anni dopo decide di porre fine all’avventura, dopo aver assaporato il successo, dopo essersi trasferito a Parigi e dopo aver incontrato Camille Bidault-Waddington, futura sposa nel 2002 e dalla quale ha un figlio.
Gran parte del suo tempo lo passa collaborando da solista con colleghi musicisti e mettendosi alla prova in qualità di compositore di brani per il cinema. Quest’ultima cosa lo vede scrivere tre pezzi che entrano nella colonna sonora di “Harry Potter E Il Calice Di Fuoco“, oltre a comparire nel film interpretando il cantante della band che si esibisce al ballo della scuola di Hogwarts.
Nel 2006 Jarvis cura la compilation “The Trip” insieme a Steve Mackey, partecipa al disco “Monsieur Gainsbourg Revisited” (cantando in coppia con Kid Loco il brano “I Just Came To Tell You That I’m Going”) ed è coautore di alcuni testi dell’album di Charlotte Gainsbourg 5:55“.
Cocker ha anche diretto anche alcuni video, tra cui On di Aphex TwinSudden Rush di Erlend Øye eAftermath dei Nightmares on Wax.
Poi, finalmente, ecco arrivare il singolo “Running The World“, antipasto dell’esordio lungo da solista che viene annunciato in uscita a partire da metà novembre del 2006. L’album si intitola “Jarvis” e comprende 13 brani (due dei quali originariamente scritti per Nancy Sinatra) più un brano nascosto che è appunto Running The World, brano che ha un testo molto critico nei confronti di personaggi come Bono e Bob Geldof, impegnati da anni sul fronte delle iniziative umanitarie e per questo in contatto con uomini politici di dubbia fama: “La mia canzone non vuole essere offensiva, ma porre il quesito di cosa servano tutte quelle strette di mano”.
“Running The World” è stato il preludio all’album solista per Jarvis Cocker, uscito per Rough Trade, che ha stupito e lasciato a bocca aperta sia I suoi fan del passato oltre che la stampa specializzata. Jarvis è un disco maturo, intenso, coinvolgente e soprattutto colmo di classe sopraffina. Prevedibile che un artista che ha fatto dello stile la sua caratteristica regalasse a tutti un disco di livello altissimo. Bentornato Jarvis!
Lo segue, a tre anni di distanza, “Further Complications”.

Nel 2011 pubblica la sua lyric collection “Mother, Brother, Lover“.
Tra il 2009 e il 2017 presenta il programma della BBC 6 Music “Jarvis Cocker’s Sunday Service” e la serie di documentari della BBC Radio 4 “Wireless Nights“.

A marzo 2018 ha presentato la sua nuova ensemble musicale “JARV IS …“, che ha portato in tour per tutto il Regno Unito e che porterà anche in Italia per un’unica data al Todays.

Jarvis Cocker sta proseguendo con la sua carriera solista, dopo che suo padre Matthew Cocker-Logan gli ha chiesto di comprargli una casa di riposo. Nel marzo 2007 è apparso nell’album Pocket Symphony della band francese Air.
Jarvis ha recentemente collaborato con Beth Ditto (The Gossip) alla cover del classico anni ’80Temptation, degli Heaven 17 in occasione degli NME Awards a Londra.
Nel 2007 Jarvis è stato il direttore artistico del Meltdown Festival che si è tenuto presso il South Bank Centre di Londra in giugno.
Nel 2017 ha unito le forze al musicista canadese Chilly Gonzales (collaboratore di artisti del calibro di Daft PunkJamie Lidell, FeistPeaches e via dicendo) per un nuovo album intitolato “Room 29“. Il disco uscito per Deutsche Grammophon ha visto la collaborazione della flautista Natalei Hauptman, del suonatore di corno francese Hasko Kroeger, della cantante Maud Techa e dello storico del cinema David Thomson.
Good Pop, Bad Pop è il pamphlet che contiene due discorsi di Jarvis Cocker sulla Brexit. Ne ha parlato in pubblico in varie occasioni, fra cui la manifestazione londinese pro-UE dello scorso ottobre ma anche gli Ivor Novello Award, quando ritirando l’Outstanding Song Collection Prize, ha paragonato il risultato del voto alle classifiche dei singoli: “C’è questa cosa chiamata Brexit. 52 a 48, giusto. Be’ 52 equivale ad andare al numero 19 nelle classifiche. Non è la volontà della gente. Brexit è una parola orribile. Brutta quasi quanto Britpop”.

READ MORE:
https://www.jarviscocker.net
https://www.facebook.com/Jarvis-Cocker-24870385942/   
Guarda il video di Angela: https://youtu.be/bbNh4CS9Cns
Guarda il video di Common People: https://youtu.be/yuTMWgOduFM

+ altri artisti da annunciare
SABATO 24 AGOSTO 2019
ex fabbrica INCET
INGRESSO: EURO 15 + d.p.

Classe assoluta, dal 1999. Cinematic Orchestra, la creatura musicale fondata da Jason Swinscoe eDominic Smith, senza clamore e senza la necessità di inseguire affannosamente mode e trend si è guadagnata uno status di assoluto culto mondiale, tra gli act britannici più rispettati e influenti degli ultimi vent’anni.
Dalla magia dell’esordio “Motion” in poi, è stato un passaparola continuo: chiunque cercasse musica profonda, dove il jazz interagisce con l’elettronica in maniera quasi spirituale e meravigliosamente stilizzata, sapeva di trovare nelle tessiture orchestrali di Swinscoe un approdo perfetto.

Every Day” (2002) e soprattutto “Ma Fleur” (2007), che contiene la magica “To Build A Home” con la voce di Patrick Watson, hanno poi consacrato definitivamente un’avventura sonora che nei live assume coloriture ancora più intense.
Adesso, a ben 12 anni da”Ma Fleur” edopo la release della raccolta di colonne sonore per vari corti d’avanguardia (dalle serie tv ‘Orange Is The New Black‘ a ‘This Is Us‘, alla pubblicità Burberry, Armani, Nike e Apple), i Cinematic Orchestra annunciano un nuovo lavoro: “To Believe“, in uscita il 15 marzo viaDomino/Ninja Tune, ma soprattutto, dopo un lungo periodo in studio, Jason Swinscoe ritorna a calcare i palchi dei più importanti festival del mondo, accompagnato da un organico d’eccezione.
Mixato da Tom Elmhirst agli Electric Lady Studios di New York, e anticipato dal primo meraviglioso estratto, “A Caged Bird/Imitations of Life“, il nuovo quarto album ufficiale include collaborazioni con diversi collaboratori storici e nuovi partner: da Moses Sumney a Roots ManuvaHeidi VogelGray Reverend(vocalist nell’album ‘First Fires’ di Bonobo), Dorian ConceptTawiah e Miguel Atwood-Ferguson, arrangiatore della sezione archi. Completano il team il fotografo e artista visivo Brian “B +” Cross per il concept dell’album e The Designers Republic™ (Aphex Twin) per l’artwork.
Nel 2019 è facile notare l’influenza della Cinematic Orchestra sulle nuove generazioni degli artisti e produttori più acclamati che amano unire il jazz all’elettronica da capitali come Londra e Los Angeles:Kamasi Washington è stato nominato ai Grammy e ai Brit Awards, Sons Of Kemet ai Mercury Prize, iBadbadnotgood sono richiesti anche per colonne sonore e Kendrick Lamar ha messo la palette jazz in cima alle classifiche di vendita. Anche questo nuovo ‘To Believe‘ ha quella stessa visione artistica, articolando un linguaggio sonoro che è diventato il loro trademark, ricco di sfumature jazz e di orchestrazione trascendentale che ritroviamo anche in Ólafur Arnalds e Floating Points, artisti che più di altri ereditano quest’avventurosa direzione musicale.

La Cinematic Orchestra ha calcato palcoscenici prestigiosi: dalla Royal Albert Hall di Londra allaPhilharmonie di Parigi e l’Opera House di Sydney e tanti festival, Coachella, GlastonburyFuji Rock,Montreux e Sonar. Si sono esibiti al Directors Guild Lifetime Achievement Awards in onore di Stanley Kubrick e al Summer Stage di New York al fianco della leggendaria Mahavishnu Orchestra di e con John McLaughlin.
Ora dal vivo con i compagni di vecchia data (come il sassofonista Tom Chant, o l’esplosivo batterista Luke Flowers), voci d’eccezione (Heidi VogelLarry Brown) e una nuova schiera di talenti reclutati tra Europa ed America, con quest’ultima che è diventata già da anni la nazione di residenza di Swinscoe.
La magia è pronta ripetersi, e a calcare i migliori palchi europei tra i quali in data unica italiana TODAYS Festival a Torino: quella magia dove jazz orchestrale e rarefatto si incontra e si fonde con rifrazioni cinematiche sofisticate e per nulla scontate (tra avanguardia contemporanea e le storiche rivoluzioni concettuali di Dziga Vertov).

READ MORE:
www.cinematicorchestra.com
www.facebook.com/cinematicorchestra   
Guarda il video di To Build a Home: https://youtu.be/QB0ordd2nOI

– data unica italiana –
+ altri artisti da annunciare
DOMENICA 25 AGOSTO 2019
ex fabbrica INCET
INGRESSO: EURO 15 + d.p.

NILS FRAHM 

A un anno di distanza dall’uscita di “ALL MELODY”, e a pochi mesi da “ENCORES 1”, NILS FRAHM arriva in Italia per un’UNICA DATA con “ENCORES 2”, pubblicato il 25 gennaio 2019 via Erased Tapes Records.
Questo il trailer di Encores 2”: https://youtu.be/HDVITr0Gnuk 
Nils Frahm è noto per il suo approccio non convenzionale ad uno strumento secolare come il piano, le sue performance dal vivo, mostrano una combinazione unica di motivi usando il pianoforte verticale, orizzontale, rhodes e sintetizzatori. Il musicista dopo aver abbattuto le barriere musicali esibendosi ad eventi elettronici come MutekBoiler RoomPrimavera e Decibel ma anche in luoghi iconici come l’Hackney Empire e la Royal Opera House, sarà a Torino a Todays per la sua unica data italiana.
Mentre “Encores 1” pubblicato a Maggio 2018, contiene cinque delicatissime composizioni di solo piano ed harmonium incise tra la costruzione del nuovo studio presso lo storico Funkhaus a Berlino e la composizione di “All Melody”, il settimo acclamato album di studio pubblicato a fine gennaio 2018, “Encores 2” continua la sperimentazione intrapresa dall’instancabile artista berlinese, tra i migliori talenti della scena neo-classica d’avanguardia.
Registrato con l’ausilio di una roccia – amplificatore trovata da Nils a Mallorca, “Encores 2” esplora territori ambient e nuovi per l’artista stesso, senza però discostarsi dall’universo dei suoni di “All Melody”. “Encores 1” ed “Encores 2” si possono infatti considerare come la naturale continuazione dell’ultimo disco di studio, composizioni nate durante la sua registrazione e che hanno permesso a Nils di esplorare ed attraversare universi paralleli, nuove odissee, landscapes inesplorati.
“I think the idea of Encores is like musical islands that compliment All Melody” afferma Nils Frahm. Ad anticipare ‘“Encores 2” il brano sperimentale “Spells”.
Negli ultimi anni Nils Frahm si è isolato dalla scena musicale per dedicarsi alla costruzione del nuovo studio a Berlino, dal primo giorno in cui Frahm ha messo piede nello studio di registrazione di un caro amico, ha avuto la visione di crearne uno tutto suo e oggi è orgoglioso di presentare “Saal 3”, una sala all’interno dello storico edificio Funkhaus costruito nel 1950. È qui che l’artista ha passato gli ultimi anni, distruggendo e ricostruendo interamente l’intero spazio, dalle mura alla parte elettrica, fino, ovviamente, alla parte strumentale, dove ha persino realizzato un pipe organ.
Mentre i suoi precedenti lavori erano dei concept album, da “Felt” (2011), registrato in una chiesa riverberante che gli ha permesso di captare il suono del suo respiro, a “Screws” (2012), il nuovo album nasce dalla totale sensazione di libertà ed assenza di restrizioni che Nils Frahm si è imposto di avere nella scrittura, riproducendo così “tutte” le “melodie”. Nonostante il limite dato dalle quattro mura del Funkhaus in cui è stato registrato, “All Melody” è un disco fuori dal tempo, in grado di riflettere l’abilità di Frahm a spaziare e viaggiare su più ritmi.

“All Melody finds Frahm painting from a rainbow palette” – ★★★★ MOJO Album of the Month
“His masterpiece” – 9/10 Mixmag Album Of The Month
“Jazz, house and dub flavours orbit the classically-influenced core” – ★★★★ Q Magazine
“Urge to defy expectations” – 8/10 Uncut
“Nils Frahm’s mesmerising piano music can bring his audience to tears” – The Sunday Times
“Cult king of ambient piano… The album of his career” – The Observer
“A masterpiece” – 10/10 Drowned In Sound
“His most expansive music yet” – 9/10 DJ Mag
“Astounding stuff from a modern master” – 9/10 The Line of Best Fit
“Frahm’s most significant work to date” – 9/10 Clash
“Virtuoso creator” – 8/10 Loud & Quiet

READ MORE:
http://www.nilsfrahm.com
https://www.facebook.com/nilsfrahm/   
Guarda il video di Says: https://youtu.be/dIwwjy4slI8

Guarda il video di Re: https://youtu.be/ScUP6MKmXpg

SPIRITUALIZED 

– data unica nord Italia –
+ altri artisti da annunciare
VENERDI 23 AGOSTO 2019
sPAZIO211
INGRESSO: EURO 30 + d.p.

SPIRITUALIZED 

Jason Pierce e la sua band faranno tappa al Todays festival di Torino ad agosto.

Lo scorso settembre J Spaceman, nome d’arte di Jason Pierce, fondatore, volto e mente degliSpiritualized, ci ha consegnato il suo meraviglioso ottavo album, a sei (sentiti) anni di distanza da Sweet Heart Sweet Light, e nel farlo si è tenuto addosso la tuta da astronauta con la quale viaggia dal 1982 in lungo e in largo nel cosmo.
Gli Spiritualized sono infatti la creatura nata nel 1990 a Rugby attorno al genio visionario (e all’ego) diJason Pierce, psiconauta professionista nonché membro fondatore degli Spacemen 3, a seguito dello scioglimento di quest’ultimi. Sono stati uno dei gruppi più influenti degli anni 90 e protagonisti di alcuni tra i dischi migliori dello scorso decennio, fra i quali è impossibile non menzionare “Ladies And Gentlemen, We’re Floating In Space” del 1997, vincitore del premio “miglior album dell’anno” di NME.

And Nothing Hurt è uscito il 7 settembre per Bella Union/Fat Possum e, stando alle dichiarazioni di Pierce, potrebbe trattarsi dell’ultimo disco della band britannica. Per scriverlo gli ci sono voluti tre anni di solitudine e reclusione nell’home studio del suo appartamento di Londra, dove, con un budget ridicolmente irrisorio, ha composto e inciso quasi completamente da solo tutte le parti del disco. È stato un processo creativo lungo e logorante, ma allo stesso tempo molto sentito: non deve essere stato facile fare i conti con i pezzi di storia della musica incisi da lui nel corso degli ultimi trent’anni, come il celebre e bellissimo Ladies and Gentlemen We Are Floating in Space, ma anche prendere familiarità con strumenti e software digitali come Pro-Tools, utilizzati per comporre l’intero disco.
Quindi dobbiamo immaginarci J Spaceman esattamente come ce lo immagineremmo: chiuso in una stanza ma nello stesso tempo impegnato ad attraversare il cosmo, intento per l’ennesima volta a tracciare nuove rotte siderali in uno sconfinato universo sonoro e musicale, disposto a tornare sul suolo del pianeta Terra solo quando la mappa del suo percorso ha un significato profondo e soddisfacente, non scontato e non tanto per fare.
«Oggi la maggior parte della musica è messa insieme in fretta e pubblicata solo per tornare in tour. Io volevo fare un disco che meritasse davvero di esistere.» ha detto in occasione di uno dei concerti celebrativi dei 20 anni di Ladies and Gentlemen We’re Floating in Space, la sua sinfonia psichedelica che dal 1997 perseguita la sua carriera.