Presentata ieri la prima bozza del bilancio del Comune di Bologna che è stata criticata dalla Cgil per i troppi tagli previsti dalla manovra del governo. Ci sono 54 milioni da recuperare e a farne le spese saranno anche i contribuenti.

Un buco da 54 milioni da recuperare, di cui solo 41 dettati dagli ulteriori tagli che Renzi ha previsto. Non saranno quindi mesi facili per il Comune di Bologna che spera, entro marzo, di approvare un bilancio che ha in programma già molti sacrifici. Non solo da parte dell’amministrzione, ma anche da parte dei contribuenti che vedranno degli aumenti in termini di pressione fiscale, alias più tasse da pagare. Dall’Imu, all’Irpef e alla Tari.

Ieri Virginio Merola, primo cittadino di Bologna, ha incontrato i sindacati per discutere di questo bilancio, denominato da battaglia ed ancora in divenire. E da parte della Cgil, rappresentata da Maurizio Lunghi, sono arrivate le prime critiche. In particolare il sindacato ha accusato il Comune di essersi lasciato intenerire da Renzi e di aver accettato dei tagli che si preannunciano già durissimi.

È un bilancio che ha un impostazione negativa – spiega Lunghi della Cgil – ed incide sui redditi di chi ha già trattenute e viene presentato in un periodo di grande difficoltà per le famiglie. Tra l’altro vi è anche una contraddizione tra intervernire sui redditi e lottare contro l’evasione fiscale del pagamento delle tasse: prima infatti bisognerebbe sistemare il secondo aspetto e fare una battaglia serrata senza dover chiedere ai cittadini di contribuire maggiormente”.

Per il momento però l’amministrazione comunale deve adeguarsi ai tagli imposti del governo e stringere la cinghia. “Anche se – continua Lunghi – in tempi non sospetti come Cgil avevamo già denunciato che questa manovra avrebbe messo in difficoltà le amministrazioni locali a tutti i livelli. Ed avevamo invitato i sindaci ad una maggiore reazione per chiedere una modifica di questa manovra”. Una reazione che però, a quanto pare, è stata troppo tiepida, anche se per ora, per quanto riguarda l’educazione ed il sociale, i tagli saranno limitati.

“Su educazione e sociale pare che in questo primo avvio di ragionamento di bilancio non ci saranno grandi cambiamenti, ma dobbiamo vedere come stanno esattamente le cose. E forse, magari più avanti la soluzione verrà direttamente da una riconsiderazione dei tagli introdotti da parte del governo” conclude Lunghi che sottolinea come sul tavolo ci sia anche la questione del bilancio della città metropolitana.

“Tra le altre cose siamo in attesa di capire come andrà tutta l’operazione di intervento sul personale della Provincia che dovrà essere reintegrato a seconda delle varie professionalità. E vorremmo al riguardo attivare  un tavolo specifico per affrontare questo tema” ricorda Lunghi.

Francesca Candioli