Chiedono una sanatoria che regolarizzi, una volta per tutte, il ruolo degli educatori senza titolo. Con una petizione diffusa sulweb e rivolta ai consiglieri regionali dell’Emilia Romagna, all’Università e alla Lega delle Cooperative, gli Educatori Uniti Contro i Tagli danno inizio ad una mobilitazione che, dicono, non si fermerà finchè la sanatoria non verrà approvata.
La richiesta è precisa: regolarizzare la posizione degli educatori senza titolo, che nel campo dell’educazione e della formazione hanno un’esperienza pluriennale. Gli Educatori Uniti denunciano una condizione già precaria che, nel caso in cui la sanatoria non dovesse essere emanata, ridurrà ai minimi termini la propria posizione lavorativa e la qualità del terzo settore in Emilia Romagna.
Non si chiede una parificazione “al ribasso” con gli educatori col titolo – cioè laureati -, ma il riconoscimento di esperienze sul campo spesso coltivate per decenni e portate avanti con grande impegno.
“Non siamo contrari all’assunzione dei lavoratori col titolo. Detto questo, non si può prendere gli educatori che lavorano senza titolo, ma con una formazione sul campo decennale e anche più, e dire loro ‘non potete più lavorare’ – soistiene Salvatore Della Capa degli Educatori Uniti Contro i Tagli – Chiediamo una sanatoria, che sia l’ultima. Se la sanatoria non dovesse essere approvata, il mondo dell’educazione andrà sempre più verso l’implosione verso cui già è diretto“.
La condizione degli educatori senza titolo coinvolge più del 50% dei lavoratori assunti nel settore in Emilia Romagna, denunciano gli Educatori Uniti. Anche per questo, sostengono, se la sanatoria non dovesse passare, le mobilitazioni per spingere alla regolarizzazione non si faranno attendere.
Alessandro Albana