Tra le persone sovraindebitate a Bologna, le donne hanno raggiunto gli uomini, ma soprattutto aumentano in modo preoccupante i giovani che si indebitano non per questioni lavorative, ma per ludopatia ed altre dipendenze. È un campanello d’allarme quello segnalato dallo sportello sul sovraindebitamento, uno strumento che viene rinnovato grazie ad un protocollo che vede collaborare una ricca rete di realtà istituzionali nel nostro territorio.
Per questo, secondo la consigliera dell’Ordine degli Avvocati, Silvia Villa, «c’è la necessità di svolgere una funzione di educazione finanziaria fin dalla più tenera età».

Indebitamento, un protocollo per gestire uno sportello dedicato

La Città metropolitana di Bologna, il Comune, il Tribunale, l’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili e l’Ordine degli Avvocati hanno rinnovato il Protocollo d’Intesa e integrazione delle politiche di contrasto alle difficoltà personali e sociali di soggetti sovraindebitati, attuate nel 2018 con l’attivazione dello Sportello di Sovraindebitamento e implementate nel 2019 con l’impegno del Tribunale di Bologna a divulgare l’opportunità offerta dalle procedure di composizione della Crisi di Sovraindebitamento.

Alla firma del protocollo erano presenti, tra gli altri, il Capo di Gabinetto della Città Metropolitana, Sergio Lo Giudice e l’assessore al Welfare del Comune di Bologna Luca Rizzo Nervo.
L’accordo triennale esprime la volontà, da parte della Città metropolitana di Bologna, di essere presente sul territorio al fine di attivare procedure per la gestione del sovraindebitamento di soggetti fallibili e non fallibili. Lo sportello è uno strumento gratuito, pensato proprio per essere accessibile al primo contatto con quelli che, in un secondo momento, saranno i professionisti che si occuperanno di attivare, dove possibile, le procedure per la richiesta di esdebitazione.

Dai dati emersi dopo i primi quattro anni di attività, emerge che se nei primi tempi i soggetti sovraindebitati erano prevalentemente di sesso maschile, nell’ultimo anno la differenza tra uomini e donne si è azzerata, arrivando ad una sostanziale parità di genere.
Ma è il dato anagrafico che desta preoccupazione. Dai dati, infatti, emerge un progressivo ringiovanimento dei soggetti che si rivolgono allo Sportello e «questo, per noi, è un punto particolarmente drammatico perché le cause del sovraindebitamento non sono legate ad attività lavorative andate male, ma a problemi di dipendenze e ludopatia», spiega Villa.
Tra le altre ragioni per le quali i soggetti si indebitano – oltre al fallimento delle attività lavorative – troviamo modelli di consumo incosapevole. Per questi motivi, appare sempre più impellente il bisogno di un’educazione finanziaria per tutti i cittadini, sin dalla più giovane età.

ASCOLTA L’INTERVISTA A SILVIA VILLA:

I soggetti che si presentano allo Sportello molto spesso sono completamente inconsapevoli di come siano riusciti a trovarsi in una situazione di sovraindebitamento: non ricordano né quanti né quali contratti abbiano firmato, dove siano finite le carte necessarie a presentare una richiesta di esdebidazione. Inoltre, un fenomeno in crescita negli ultimi anni, è quello di siti online che promettono prestiti facili, presentandosi come alternative certificate e affidabili alle banche, ma che, il più delle volte, si rivelano truffe.
Le persone cadono così – nel tentativo di risolvere situazioni che via via, invece, vanno a intricarsi – in un vortice di confusione che ha come unica conseguenza, quella di continuare a complicare situazioni già in partenza difficili. Alle difficoltà gestionali e amministrative, quindi, viene a sommarsi uno stato psicologico dei soggetti caratterizzato da vergogna e un malessere tale da sfociare, a volte, in tendenze suicide.

ASCOLTA L’INTERVISTA A LUCA RIZZO NERVO:

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