Il Comune di Bologna e la Città Metropolitana lanciano un avviso pubblico per la costituzione di un tavolo per la democrazia alimentare. L’obiettivo è riunire gli stakeholder del settore per arrivare a elaborare una politica alimentare urbana e metropolitana. La Politica ambientale urbana e metropolitana (PAUM) vuole promuovere un’alimentazione sana e sostenibile, nonché uno sviluppo economico etico e una gestione ecologica delle risorse naturali.
A presentare il progetto sono stati l’assessore comunale all’Agricoltura Daniele Ara, il Consigliere delegato metropolitano all’Agricoltura urbana Franco Cima, il Consigliere speciale per le Politiche Ambientali Andrea Segrè e Massimiliano Danielli, dirigente delegato Agricoltura e agro-alimentare.
Il tavolo di Comune e Città Metropolitana per la democrazia alimentare
La Paum di Bologna (Politica ambientale urbana e metropolitana) nasce dal desiderio della Città Metropolitana di risolvere un “deficit” strutturale che vede la decisionalità delle politiche agroalimentari in mano unicamente alla Regione: da qui la volontà dell’Amministrazione comunale di rimettere al centro del discorso pubblico la sostenibilità alimentare e la conversione ecologica dell’intera filiera agroalimentare, in accordo con l’Agenda Onu 2030, e di creare un corpo intermedio locale che unisca produttori agroalimentari e Amministrazione comunale per trovare soluzioni concrete alle specifiche problematiche locali del sistema alimentare.
A partire dal documento d’orientamento, approvato nel luglio 2023 dalla Giunta comunale e oggi da quella metropolitana, nel quale venivano definiti i principi cardine della PAUM, tra cui lo “Ius cibi”, il riconoscimento del diritto ad un’alimentazione sufficiente sana e sostenibile, e il principio di “Democrazia alimentare”, ossia la partecipazione di tutti gli attori della filiera nei processi decisionali che riguardano il sistema alimentare, sono stati individuati gli obiettivi da sviluppare grazie alla sinergia tra attori locali, amministrazione, cittadini e associazioni. Obiettivi che spaziano dalla già citata Democrazia Alimentare alla lotta allo spreco e alla povertà alimentare, con particolare attenzione all’educazione alimentare e alla valorizzazione della filiera corta garanzia di sostenibilità ambientale e tutela dei lavoratori coinvolti.
Per realizzare ciò, il Comune di Bologna pubblicherà online, da martedì 5 marzo e per i successivi 20 giorni, un avviso pubblico rivolto ai soggetti collettivi rappresentativi del sistema alimentare, che saranno chiamati a costruire un tavolo di discussione per definire gli obiettivi delle politiche del cibo e realizzare il Manifesto della Democrazia Alimentare, documento costitutivo che servirà a orientare le future politiche cittadine sul tema.
ASCOLTA L’INTERVISTA A DANIELE ARA E ANDREA SEGRÈ: