I più attenti avranno notato un nome ricorrente tra gli autori dei brani in gara al Festival di Sanremo: Davide Petrella, in arte Tropico. É un compositore, cantante, paroliere e autore di Universal Music Publishing che ha più volte firmato brani che sono diventate vere e proprie hit. Le canzoni che si sono classificate ai primi due posti del podio del Festival, Cenere e Due vite, riportano la sua firma. Sono brani accumunati esclusivamente dalla scrittura di Tropico perché appartengono a generi completamente diversi, rap e pop, così come i loro interpreti. Per il brano di Lazza Petrella ha co-scritto il testo, mentre per il brano di Marco Mengoni, il vincitore, ha avuto un apporto maggiore perché – oltre ad averne curato il testo insieme a Davide Simonetta – ne è stato il compositore musicale.

Alla fine del Festival l’autore ha comunicato la sua gioia per un risultato inaudito: «Primo e secondo posto a Sanremo: non so se sia mai successo prima. Sono molto felice, erano due canzoni potenti e si era capito subito». Un riconoscimento senza precedenti che va ad aggiungersi ad altri grandi successi: negli ultimi anni ha firmato altre hit che sono finite in cima alle classifiche come Vorrei ma non posto di Fedez e J-Ax, Pamplona di Fabri Fibra, Fenomenale di Gianna Nannini e Ogni istante di Elisa.

Anche nella 72esima edizione del Festival di Sanremo aveva curato alcuni brani in gara, firmando quattro canzoni come coautore: Ogni volta è così di Emma, O forse sei tu di Elisa, Domenica di Achille Lauro e Miele di Giusy Ferreri.

L’assenza dall’Ariston

Nonostante il risultato raggiunto con questa edizione, che lo ha portato a essere considerato all’unanimità un vincitore silenzioso del Festival, in questa settimana non era all’Ariston perché si sta concentrando sulla sua carriera, quella di Tropico. Così su Instagram ha spiegato il motivo per cui non è stato presente all’Ariston: è rimasto a Napoli per scrivere e curare la sua musica. Congratulandosi con i colleghi in gara ha scritto: «Per quanto riguarda me invece se un giorno metterò piede all’Ariston sarà solo per andarci come artista in gara con Tropico». Quello che infatti in pochi sanno è che Petrella conduce parallelamente due carriere distinte: da un lato si occupa della produzione e della scrittura di musica e testi, ma dall’altra parte è, dal 2019, un cantante solista.

La carriera di Tropico

La sua carriera ha avuto inizio 13 anni fa e da allora non solo non si è mai fermata, ma Tropico, con grande energia, ha continuato a rinnovarsi assicurandosi un grande successo sia come interprete che come autore. Ha debuttato nel 2010 con la band Le Strisce, con cui ha pubblicato tre album: Torna ricco e famoso nel 2010, Pazzi e poeti l’anno successivo e poi Hanno paura di guardarci dentro del 2014. In poco tempo il gruppo ha raggiunto una grande popolarità e per questo ha firmato anche con la EMI MUSIC ITALY. Solo tre anni dopo Cesare Cremonini lo ha scelto come collaboratore per l’album Logico e poi arrivano i successi citati prima con Fedez, Elisa e Gianna Nannini. Il suo primo disco da solista, Litigare, invece è del 2018, firmato ancora Davide Petrella: lo pseudonimo Tropico è comparso l’anno successivo con il singolo Non esiste amore a Napoli. Nel 2021 poi ha pubblicato un album con lo stesso nome del primo brano e in cui ci sono featuring con numerosi cantanti della scena italiana: Calcutta, Elisa, Coez e Franco126. Nel 2022 ha pubblicatoil singolo Nuda sexy noia  prodotto da Zef, Marz, D-Ross e Startuffo, mentre nell’estate il singolo Contrabbando in collaborazione con Cesare Cremonini e Fabri Fibra.

Come sostiene lui stesso il percorso di Tropico è appena cominciato e per questo, nonostante il grande successo come autore e compositore, ha intenzione di concentrarsi sulla sua musica per produrre, si augura, il suo disco della vita. I risultati di Sanremo svelano delle potenzialità che lasciano presagire i prossimi successi.