Con Univers…l’Afrique Abou Lagraa, una delle figure di punta della danza contemporanea francese, porta al Teatro Comunale di Ferrara  la ricerca delle proprie radici fra Francia ed Algeria.

Uno spettacolo tutto incentrato sul tema del doppio il secondo appuntamento del Festival Danza Contemporanea Ferrara 2012. Doppio il debutto del coreografo Abou Lagraa, per la prima volta a Ferrara, e della coreografia, una prima nazionale in esclusiva per l’Italia. Doppia l’identità culturale da cui Lagraa, nato in Francia da genitori algerini, ha tratto l’ispirazione. Due le compagnie in scena: La Baraka, nata nel 1997, e il Ballet Contemporain d’Alger, fondato nel 2010 insieme alla moglie. Due le coreografie che il pubblico ha potuto ammirare nel corso della serata, interpretate a loro volta da due coppie di danzatori. A legare insieme tutti i doppi di Univers…l’Afrique il filo rosso della musica: le canzoni di Nina Simone, cantante afroamericana in cui il coreografo franco-algerino ha ritrovato lo stesso bisogno viscerale di ritrovare le proprie radici. Abou Lagraa scrive così la sua danza, spaziando nella diversità, come Nina Simone cantava spaziando nei generi, dal gospel al blues, dal jazz al folk, dalle canzoni di stile classico europeo al contrappunto nello stile di Bach.

La prima parte è un viaggio iniziatico attraverso la moltitudine delle relazioni intessute fra uomini e donne, in particolare l’amore. Il pubblico può identificarsi in uno dei molteplici rapporti che si creano, si modificano e si offuscano sul palco fra le due coppie di danzatori di origini africane appartenenti alle due diverse generazioni dei sessantenni e dei trentenni. In un’atmosfera Cotton Club, a tratti sensuale e struggente a tratti briosa, la giustapposizione delle due coppie in scena racconta dell’amore “che funziona”, quando una lunga e appagante complicità sostituisce e completa l’ardore di una passione ormai indebolita. Nella seconda parte sul palco ci sono ragazzi algerini che ancora vivono nel loro paese e l’hip-hop è la forma espressiva scelta per questa coreografia a quattro tutta giocata sulle diverse fisicità dei danzatori. I loro corpi si slanciano, si intrecciano, si confrontano, si cercano, si impongono, liberando progressivamente un’energia frenetica e gridando la loro sete di apertura al mondo.

Esseri umani che danzano più che ballerini, come afferma orgogliosamente Abou Lagraa nell’incontro con il pubblico al termine dello spettacolo, per gettare un ponte tra le generazioni e le culture al di qua e al di là delle sponde del Mediterraneo.

Federica Pezzoli

La Baraka

Nata nel 1997 per iniziativa del coreografo franco-algerino Abou Lagraa, fin dalla prima apparizione alla Biennale della Danza di Lione nel 1998 ha da subito riscosso un grande successo sia presso i professionisti del settore sia presso il grande pubblico. Parallelamente alla produzione coreografica la compagnia porta avanti un importante lavoro di sensibilizzazione all’arte coreutica con incontri, laboratori e stages in diverse realtà: dalle scuole superiori alle aule universitarie alle sale museali del Louvre. Attualmente La Baraka ha un repertorio di 22 pièces che vengono rappresentate sulla scena nazionale francese e su quella internazionale.

Ballet Contemporain d’Alger

Fondata nel 2010 da Abou Lagraa insieme alla moglie Nawal nell’ambito del progetto Pont Culturel Méditerranéen Franco-Algérien, un programma di cooperazione i cui obiettivi principali sono: la creazione di una compagnia di danza contemporanea che lavori contemporaneamente sui due poli della formazione, curata da Nawal stessa, e della creazione, incoraggiare gli scambi di lavori coreografici fra Francia ed Algeria, sostenere la professionalizzazione dei danzatori algerini. Nel 2011 il Ballet Contemporain d’Alger con il suo primo lavoro NYA ha vinto il Grand Prix per la migliore coregrafia dell’anno assegnato dal comitato dei critici di danza francese.