Dalla parte giusta della storia”. È questo lo slogan scelto per lanciare la tre giorni di festa con cui la Fiom dell’Emilia-Romagna celebra i 120 anni di storia del sindacato. Un’iniziativa che si terrà principalmente al Parco Cevenini di via Biancolelli a Bologna con cui i metalmeccanici della Cgil vogliono creare occasioni di dibattito e confronto anche in vista delle scelte significative che il governo assumerà nei prossimi mesi e su cui, sottolinea il segretario regionale della Fiom, Samuele Lodi, l’esecutivo deve aprire un dialogo, cambiando l’atteggiamento che ha tenuto fino a questo momento.

La festa per i 120 anni della Fiom

La festa si aprirà giovedì 16 settembre alla mattina, quando a Dumbo si terrà l’assemblea nazionale dei delegati e delle delegate del sindacato, a cui parteciperanno anche la segretaria nazionale dei metalmeccanici, Francesca Re David, e il segretario nazionale della Cgil, Maurizio Landini.
Dopo questo appuntamento la festa si concentrerà al Parco Cevenini. È qui, ad esempio, che si svolgerà il dibattito “Emilia-Romagna metalmeccanica – Una Regione solidale, inclusiva ed europea” (17 settembre), a cui parteciperanno il presidente della Regione Stefano Bonaccini, il cardinale Matteo Zuppi e il segretario della Cgil dell’Emilia-Romagna Luigi Giove.

Il 18 settembre ci sarà un doppio appuntamento. Alla mattina il dibattito “Non c’è legalità senza giustizia sociale“, a cui partecipano, tra gli altri, Mimmo Lucano, Libero Mancuso e Giuseppe De Marzo. Di “Diritti civili, sociali e del lavoro” si parlerà invece alle 18.00, quando Bianca Berlinguer modererà l’incontro con Romano Prodi e i segretari Fiom degli ultimi vent’anni, cioè Gianni Rinaldini, Maurizio Landini e Francesca Re David. «Sarà un modo anche per ripercorrere le battaglie vinte e anche quelle in cui abbiamo perso», sottolinea Lodi.

Non mancheranno nemmeno i momenti più leggeri con spettacoli dal vivo, come il recital “Dante, un pataca” di Ivano Marescotti, l’intervista ad Ottavia Piccolo o il concerto di Luca Taddia con Fabio Cremonini e Daniele Mammarella.
Nel mezzo, tavoli di lavoro in cui delegate e delegati si confronteranno su temi cruciali del presente, come l’immigrazione o le questioni di genere.

«La sfida prioritaria – afferma il segretario regionale della Fiom – è avere la possibilità di confrontarci col governo, che è assolutamente impermeabile al confronto coi sindacati». Qualora ciò non avvenisse, i metalmeccanici dicono chiaro e tondo che nelle prossime settimane metteranno in campo iniziative di mobilitazione.
Le sfide che attendono lavoratrici e lavoratori, del resto, non sono di poco conto. Dalla riforma degli ammortizzatori sociali a quella fiscale, dal nodo delle pensioni al tema delle delocalizzazioni. Tutte questioni che il governo non può pensare di affrontare senza misurarsi con le parti sociali.

ASCOLTA L’INTERVISTA A SAMUELE LODI: