Si intitola “Sei con me?” ed è la testimonianza di come la pandemia abbia ispirato il bisogno artistico di comunicare, anche per accendere i riflettori sulle conseguenze forse più trascurate della situazione che stiamo vivendo da oltre un anno. È la canzone composta da Michele Fariselli, musicista e cantante di San Lazzaro di Savena, padre di tre figli e per questo preoccupato, come tanti genitori, dell’impatto psicologico sui più piccoli della pandemia. Non solo: la canzone prende in considerazione anche la deprivazione affettiva e la solitudine delle persone anziane.

La canzone sull’impatto sociale del Covid

In una ballata intimista, Michele Fariselli ha voluto dare voce alle vittime “sociali” quotidiane del Covid, spesso dimenticate. Nella canzone si parla della necessità degli abbracci, preclusa dalle norme sanitarie, ma anche della Dad e degli unici rapporti umani affidati alla tecnologia.
«La canzona è nata un pomeriggio mentre ero al lavoro – racconta l’autore ai nostri microfoni – il testo è arrivato tutto di getto e la musica è arrivata il giorno dopo. Sul telefono mi era apparsa la notizia che alcuni cantanti stranieri avevano scritto canzoni riguardanti il Covid e mi sono accorto che tutti parlavano dell’emergenza sanitaria, che è giustamente il centro di tutto, mentre nessuno parlava delle altre vittime».

Fariselli dice di non avere le competenze per commentare le restrizioni, così come non è in grado di fornire soluzioni, ma la questione lo tocca molto, al punto da dover «distogliere il pensiero». Oltre alla fatica vissuta dai propri figli e dai loro coetanei, il musicista è particolarmente sensibile alla situazione degli anziani nelle case di riposo. «Nella canzone parlo di un “ragazzo” di 84 anni che non può nemmeno vedere i suoi famigliari – osserva – Ecco, che vita gli stiamo salvando? Qualcuno gli ha mai chiesto cosa preferirebbe? È la solitudine di queste persone che mi spaventa di più».

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Fariselli si definisce «un papà molto preoccupato, con qualche nota stonata e la chitarra un po’ scordata». In realtà, la chitarra è accordatissima e le note sono tutte al posto giusto, senza bisogno di autotune, molto in voga nella trap odierna. “Sei con me?”, invece, usa un linguaggio musicale un po’ diverso, quello classico del cantautorato e della musica pop italiana, che vestirebbe bene ad alcuni grandi artisti nostri connazionali.
Quest’ultimo è proprio l’auspicio dell’autore, che in un post su Facebook chiama in causa direttamente Vasco Rossi, Laura Pausini e Jovanotti, chiedendo loro se hanno voglia di interpretarla.

«Visto che sognamo, facciamolo in grande», afferma l’autore che, oltre all’interpretazione di un big della musica italiana, spera che, col ricavato dei diritti, si possano finanziare progetti sociali, come sistemi di filtrazione dell’aria per le scuole o l’allestimento di spazi all’aperto presso le case di riposo, per consentire agli ospiti di incontrare i propri famigliari.
Il pezzo, pubblicato due giorni fa, ha ottenuto già oltre 200 condivisioni e 1400 views. Chissà che non arrivi davvero alle orecchie di qualche grande artista.

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