“Fumetti a sinistra, un mondo dentro al balloon”, trasmissione in onda mercoledi 20 marzo, ore 13,30, a cura di Morena Moretti ed Alfredo Pasquali che va curiosando nell’atelier delle Nuvole dalle periferie.

E’ partito ad ottobre il workshop delle “Nuvole Ribelli”, per la costruzione di un graphic novel narrato dalla periferia stessa. Siamo andati tra i protagonisti di questa innovativa avventura di autopromozione promossa dal CRAP per conoscere un primo bilancio di questa esperienza sociale/creativa dagli stessi creatori.

Progetto: “Nuvole dalle periferie”

“Nuvole dalle Periferie” parte dalla voce delle nostre periferie per tradurla in una rappresentazione creativa, prevedendo un percorso di acquisizione di strumenti e consapevolezza del “fare fumetti”.

Il conseguimento dell’obiettivo è stato possibile grazie all’esperienza maturata nel settore strips dal Comitato Ricerche Associazione Pionieri APS (CRAP) che ha visto l’allestimento di un laboratorio di autonarrazione con un gruppo di abitanti. In questo spazio sociale e cittadino troviamo tutto quello che serve al progetto: periferia, migranti, proletari e sottoproletari autoctoni.

Il progetto si è inoltre giovato dell’apporto dell’associazione Sopra i ponti, che dal 1995 lavora con la comunità marocchina a Bologna ed ha una profonda conoscenza del mondo della migrazione: Valore aggiunto portato da questa associazione è stato il mettere disposizione del workshop un’operatrice con solida esperienza nel fumetto, a cui è stata aggiunta un’operatrice per la parte grafica e il lettering.

Dunque un vero e proprio crossing di figure tra loro altrimenti lontane, dal mondo degli studi universitari a quelli delle periferie urbane, da operatori del mondo dell’informazione a quelli dell’attivismo sociale, figure professionalizzate ed altre invece alla prima esperienza da strips. Un collettivo che raccoglie in un unico progetto un vero e proprio workshop partecipato da dodici elementi tra operatori dei fumetti, mediattivisti, studenti dell’Università bolognese e delle Belle Arti, ragazzi del quartiere.

Tale contesto offre tante possibilità di narrazione; infatti il collettivo di lavoro ha selezionato quelle interviste effettuate con abitanti del quartiere che più facilmente si adattano alla creazione della graphic journlism.

Anche l’apprendimento dei neofiti al mondo del fumetto non è avvenuto con la classica scansione “prima la teoria e poi la pratica”, quanto affrontando tutti i temi teorici man mano che si presentavano le difficoltà dell’agire. Con queste modalità metodologiche le testimonianze raccolte da interviste compiute da abitanti del quartiere periferico sono state  trasposte in una narrazione a fumetti con un intreccio tra queste singole storie ed una trama più generale capace di dare continuità alla narrazione.

Il prodotto finale ha fatto delle differenze presenti nel collettivo redazionale un elemento di forza: le diverse capacità, sensibilità, segni nel disegno si sono fusi in un caleindoscopio di tavole che si specchiano nelle singole fasi della narrazione.

Il conseguimento finale dell’ambizioso obiettivo dimostra che è possibile un’autoproduzione fuori dai clichè del fintamente popolare e ricco di un metodo di lavoro innovativo, che non si basa su approcci teorici al tema delle periferie sociali, ma opera e lavora nelle e con le periferie  sociali.

Nella seconda parte della trasmissione Morena Moretti ha intervistato la fumettista Giulia Figliuolo autrice del volume “The Void” (edizioni Vulcaniche), ovvero come ricostruire il proprio mondo dopo il grande vuoto.

Ascolta la trasmissione https://archive.org/details/010-trasmissione-nuvole-ribelli-void-giulia-figliuolo