Indagare gli incroci fra teatro e carcere: questo è l’intento del progetto “Crocevie di teatro e carcere” – inserito nell’ambito della programmazione de La Soffitta 2022-2024 – a cura di Cristina Valenti e Valeria Venturelli. Dal 27 al 31 marzo 2023 il DAMSLab (piazzetta Pasolini 5/b, Bologna) ospiterà una rassegna di due spettacoli, un cortometraggio e tre incontri volti a far emergere i collegamenti esistenti tra teatro e carcere. Saranno protagonisti dell’evento il podcaster Mauro Pescio, la compagnia milanese Opera Liquida, gli attori detenuti ed ex detenuti delle carceri di Milano e di Bologna e i registi della rete del Coordinamento Teatro Carcere Emilia Romagna (che raccoglie il lavoro di sette compagnie teatrali in otto Istituti di pena della Regione).

Gli ospiti del progetto, tra teatro e carcere

Si parte lunedì 27 marzo alle ore 21.00 con lo spettacolo “Io ero Milanese. Live” di Mauro Pescio, autore dell’omonimo podcast che ha permesso di conoscere la vita dell’ex rapinatore Lorenzo S. detto “Il Milanese”, che Pescio ha conosciuto dieci giorni dopo l’uscita dal carcere. Lo spettacolo verrà replicato il giorno dopo, e nella stessa data alle ore 17.30 ci sarà un incontro (“Io ero il Milanese. Dal podcast al live al libro”) in cui Pescio racconterà l’evoluzione del suo progetto e presenterà il suo libro “Io ero Milanese. La storia dei miei errori e della mia rinascita”, pubblicato in seguito al grande successo del podcast (che ha raggiunto oltre 1.500.000 ascoltati).

Durante la giornata dello stesso martedì 28 marzo alle ore 16.00 ci sarà la presentazione del nuovo numero della rivista “Quaderni di Teatro e Carcere” presso la Sala Seminari del DAMSLab. Il tema centrale della rivista che ha anche impegnato i registi del Coordinamento Carcere Emilia-Romagna è Padre e figli, un binomio concettuale che evoca uno degli aspetti dominanti della situazione carceraria. La tematica delicata è stata studiata da sei registi che hanno poi dato vita ad un dialogo che ha portato all’organizzazione di 12 spettacoli, uno studio, un laboratorio aperto e una web series. A questi momenti è dedicato il Dossier monografico della rivista, mentre il Caso di studio è dedicato proprio a Io ero il Milanese, con un’intervista a Mauro Pescio dal titolo “Tra podcast e teatro”. Ne discuteranno insieme la direttrice della rivista Cristina Valenti (Docente di Teatro Sociale, Università di Bologna), Maria Maddalena Castellari (studiosa di teatro e insegnante, collaboratrice della rivista), Eugenio Sideri (regista, Lady Godiva, Ravenna), Sabina Spazzoli (regista, Con…tatto, Forlì) e Valeria Venturelli (redattrice della rivista, PhD Student Università di Bologna).

Mercoledì 29 marzo alle ore 17.00, il DAMSLab ospiterà nel suo Teatro la presentazione del cortometraggio del Teatro dell’Argine, “Fuori, dentro questo mondo”, realizzato dagli attori detenuti della Casa circondariale Rocco D’Amato di Bologna, con il coordinamento artistico di Micaela Casalboni. Il progetto coinvolge 15 carceri e 15 compagnie teatrali in italia ed è promosso da ACRI – Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio Spa. Sarà presentato dalle registe Micaela Casalboni (Teatro dell’Argine, San Lazzaro di Savena) e Ivana Trettel (Opera Liquida, Milano) in dialogo con Cristina Valenti e Valeria Venturelli.

Per concludere, venerdì 31 marzo alle ore 16.00 sarà ospitata nel Teatro del DAMSLab la compagnia Opera Liquida, composta da attori detenuti ed ex detenuti. A conclusione del progetto “Crocevie di Teatro e Carcere” entreranno in scena sette attori detenuti e tre ex detenuti che, diretti dalla regista Ivana Trettel, presenteranno lo spettacolo “Noi guerra! Le meraviglie del nulla” scritto insieme agli attori reclusi con l’apporto di linguaggi artistici differenti. Come ci racconta Cristina Valenti, curatrice del progetto, «questo è uno spettacolo importante con un testo significativo in quanto scritto da attori detenuti; sono testi che hanno un certo spessore lirico e che saranno accompagnati da una componente scenografica alla quale ha concorso un artista importante, Giovanni Anceschi, artista che rappresenta un pezzo di storia delle arti visive del nostro paese». Al termine dello spettacolo, la compagnia, l’artista cinetico Giovanni Anceschi, che ha firmato la scenografia dello spettacolo, e il Direttore della Casa di reclusione Milano Opera, Silvio Di Gregorio, incontreranno il pubblico.

L’ingresso agli spettacoli è gratuito con prenotazione obbligatoria sul sito, mentre gli incontri e le presentazioni sono ad ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili.

ASCOLTA L’INTERVISTA A CRISTINA VALENTI: