“Con quelle parole d’ordine spero non si faccia”. Dopo il sindaco, anche il presidente del Quartiere Navile, Daniele Ara, esprime preoccupazione per il corteo anarchico di domani pomeriggio. “Siamo oltre la normale dialettica politica”. E chiama in causa Xm24 e Crash.

Dopo le parole di Virginio Merola, che aveva chiesto al prefetto di vietare il corteo anarchico di domani, a tornare sul tema, alla vigilia della manifestazione, è Daniele Ara, presidente del Quartiere Navile.
Spero che non si faccia su quelle parole d’ordine – afferma Ara ai nostri microfoni – Aldilà delle idee diverse sulla rigenerazione urbana in Bolognina, è comunque una manifestazione contro il quartiere e contro la città. È una manifestazione che non credo sia utile a nessuno e che rischia di degenerare in ulteriori imbrattamenti stupidi e sciocchi nei confronti dei muri del quartiere e di ingenerare nuova tensione”.

Per Ara in quartiere “ci sono gruppi che stanno andando oltre la normale dialettica, stanno lanciando un messaggio delirante contro la riqualificazione e non stanno certamente aiutando nella coesione sociale”. Il presidente del Quartiere è convinto che tra gli anarchici che hanno promosso il corteo ci siano anche coloro che hanno aggredito gli espontenti dell’associazione che ha allestito la yurta di piazza de l’Unità e si auspica che queste persone vengano isolate.
Per farlo, Ara chiama in causa anche gli altri centri sociali del quartiere, Crash ed Xm24 (di cui non c’è traccia nelle sigle che promuovono il corteo): “Mi auguro che se questa manifestazione degenera in atti spiacevoli e preoccupanti, ci sia dalle altre forze antagoniste una forte presa di posizione”.

Quanto alle dichiarazioni di uno degli organizzatori, che abbiamo raccolto ieri  e che affermava che non si tratterà di un corteo guerresco, il presidente del Navile commenta: “Questo lo vedremo. Spero che sia così ed immagino che non si parta con un corteo dicendo ‘dichiariamo guerra a qualcuno’, ci mancherebbe anche questo”. In ogni caso, per Ara, un corteo che ha come parola d’ordine l’idea che siano meglio le scritte che l’impegno di riqualificare un quartiere, presenta il rischio di degenerazione.