Il caro energia sta diventando una questione sempre più sentita dalle famiglie italiane. I costi delle bollette, negli ultimi anni, sono aumenti vertiginosamente e adesso bisogna fare i conti con nuove abitudini o nuovi sistemi di approvvigionamento, per cercare di arginare gli effetti delle spese legate alle utenze sul bilancio familiare.

Questo si traduce nei provvedimenti più disparati, che spaziano dalla sostituzione di vecchi impianti o degli elettrodomestici di vecchia data con quelli di nuova generazione con minori consumi. Si va alla ricerca di nuove offerte, comparando quelle proposte dai vari player di settore. Tante volte, però, ci si muove alla cieca, senza sapere effettivamente quanto si consuma, di quanta energia c’è bisogno in casa per mandare avanti le attività di tutti i giorni e quanto costa la corrente utilizzata.

Se vuoi sapere il prezzo esatto proposto dai distributori, scopri qui il prezzo kWh oggi. Questo, spesso, oscilla e non resta costante per molto tempo, per cui anche il valore delle bollette potrebbe variare, pur mantenendo i consumi costanti.

Un ottimo modo per capire se gli interventi messi in campo sono efficaci riguarda il controllo dei consumi. Prima ancora di ricevere le bollette, si può monitorare l’andamento del proprio contatore della luce, per capire ogni mese, in media, quanto si consuma e cosa potrebbe incidere maggiormente proprio sullo spreco di corrente.

Come si legge correttamente il contatore della luce?

Non tutti sanno esattamente come utilizzare il proprio contatore per scoprire i consumi quotidiani. Soprattutto da quando sono subentrati quelli elettronici e digitali, il contatore è diventato uno strumento abbandonato nel suo angolo nascosto, almeno fino a quando non si rende necessario riattivarlo in seguito a un corto circuito.

Il contatore invece è uno strumento molto utile, che ha il ruolo specifico di misurare il consumo di energia elettrica, in ogni abitazione in cui è installato. Sfruttandolo con sapienza può avere una precisa consapevolezza del modo in cui viene impiegata la corrente elettrica e farne un consumo più consapevole.

Quali sono gli elementi di un contatore

I contatori di ultima generazione sono tanto sofisticati quanto semplici nel loro utilizzo. Saper leggere il contatore della luce, vuol dire avere un indicatore sempre aggiornato a portata di mano, per misurare in tempo reale tutta l’energia assorbita da ogni elettrodomestico.

Generalmente un contatore si compone di un display, dove sono riportate tutte le informazioni della fornitura e su cui è possibile leggere i vari dati di consumo. È poi presente un interruttore per sospendere o riattivare il flusso di corrente. Generalmente questo corrisponde o è collegato direttamente all’impianto salvavita, che interrompe il flusso di corrente in caso di guasti o corto circuiti. Pertanto, qualora non dovesse funzionare questa leva, vale la pena controllare anche l’interruttore del salvavita.

C’è poi il pulsante per la visualizzazione della lettura. Premendo ripetutamente questo pulsante si possono leggere le informazioni relative al consumo, nelle tre fasce orarie e complessivo, il picco di potenza e il Codice Cliente.

Le luci rosse presenti sul contatore, infine, indicano il funzionamento stesso del contatore, a seconda se sono fisse o lampeggiano. Generalmente, maggiore è la frequenza di lampeggiamento e maggiore è anche il flusso di energia consumato.

Spesso le informazioni riportate sul contatore sono precedute da sigle e simboli, difficili da comprendere per i non addetti ai lavori. Premendo per un paio di secondi il pulsante collocato alla destra del display, si può impostare la modalità di lettura Simboli e Ver. SW. Fatto questo, a ogni pressione ulteriore del pulsante, verrà visualizzato il significato esatto di ogni codice e ogni simbolo.

Autolettura: serve ancora?

L’autolettura del contatore è stata una pratica molto utilizzata fino a qualche anno fa, prima che i vecchi contatori venissero sostituiti con quelli di ultima generazione, in grado di trasmettere direttamente i dati al fornitore.

L’autolettura, infatti, consiste nel leggere i dati relativi al consumo dell’ultimo periodo di riferimento e comunicarli al gestore. In linea di massima, quindi, l’autolettura non ha più la sua utilità originaria. Ciò non toglie che le misurazioni sono state affinate, rese più precise, integrate con ulteriori parametri tecnici, così da dare maggiore contezza all’utente riguardo al consumo di energia.

Effettuare l’autolettura, quindi, torna utile all’utente stesso e vale la pena effettuarla con frequenza, per regolare le proprie abitudini e stili di consumo. Per leggere il consumo, basta premere il pulsante cinque volte, finché non vengono visualizzati i dati di cui si ha bisogno.