Per le 20.30 di questa sera Volt ha organizzato l’incontro “Consumo di suolo. Tra immobilismo politico e cambiamento climatico“. Un appuntamento per discutere di un tema molto caldo nel territorio emiliano-romagnolo, con vertenze ambientaliste contro progetti, come il Polo Logistico di Altedo, che andrebbero a riversare cemento su terreno agricolo. Per discuterne, Volt ha coinvolto degli esperti di prestigio, come Vincenzo Balzani, Paolo Pileri, Luca Mercalli e Andrea De Pasquale.

Consumo di suolo e greenwashing

Il consumo di suolo consiste nella trasformazione di aree naturali in infrastrutture urbanistiche, che spesso sacrificano il suolo agricolo. Il fenomeno rischia di diventare una «piaga della nostra società» se va a distruggere il terreno e tutta la ricchezza che rappresenta. Così Marcello Saltarelli di Volt introduce le ragioni di questo evento.
Ogni volta che vengono allargate strade o viene creato spazio per nuove costruzioni, il suolo viene consumato. Il problema è che «il suolo è una risorsa non rigenerabile» eppure è proprio da esso che provengono tutte le altre risorse fondamentali per la sopravvivenza dell’uomo, come acqua, alberi, e quindi aria, e quindi «spazio per la vita». E non è un tema trascurabile, considerando la grande sensibilità degli ultimi anni per il cambiamento climatico, rafforzato dall’emergenza sanitaria in corso.

C’è una stretta relazione tra il consumo del suolo e le poltiche attorno al fenomeno. Quello che va affrontanto è infatti l’immobilismo politico e tutto ciò che contribuisce a creare un “ecologismo di facciata“. Il problema del greenwashing è piuttosto radicato in questo tipo di problematiche, in cui si rintraccia una certa tendenza nel «tinteggiare di verde delle misure che hanno poco valore reale».
Molte normative, infatti, sembrano affrontare il tema del consumo del suolo in maniera superficiale, come il patto per il clima sottoscritto dalla Regione, e che alcune associazioni ambientaliste si sono rifiutate di firmare, proprio perché il suolo resta marginale.

«La legge urbanistica n.24 dell’Emilia-Romagna sul consumo di suolo – prosegue Saltarelli – è stata rimandata di anno in anno». Un dato indicativo il fatto che non sia ancora stata approvata, considerando che la misura prevederebbe «lo stop al consumo di suolo entro il 2050»; legge che comunque, così proposta, si prefigura debole. Ma «la politica vuole affrontare l’argomento, ha capito che è importante e che i cittadini ci tengono».
Bisognerebbe, dunque, riflettere sul significato di consumo di suolo, e considerare parte di questa pratica distruttiva anche l’espansione delle strade e la costruzione di opere pubbliche, al momento non considerate “consumo” dalla legge urbanistica. Per questo, senza un’adeguata riconsiderazione del tema, la normativa rischierebbe di rimanere un ecologismo di facciata.

Il consumo del suolo è un tema di forte attualità e che ha radunato attorno a questo evento ospiti di un certo spessore. Parteciperanno, infatti, Paolo Pileri – professore di Urbanistica al Politecnico di Milano-, Vincenzo Balzani – professore dell’Università di Bologna e quasi Nobel-, Andrea De Pasquale – Consigliere provinciale Commissione urbanistica e trasporti di Bologna-, e Luca Mercalli – climatologo e divulgatore scientifico. Ricordiamo, per chiunque volesse prendere parte alla diretta live, che l’appuntamento è stasera alle 20:30 sulla pagina Facebook di Volt Bologna.

Emily Pomponi

ASCOLTA L’INTERVISTA A MARCELLO SALTARELLI: