Dopo l’allarme lanciato da Legambiente contro le troppe deroghe, la legge regionale contro il consumo di suolo, in discussione in Assemblea Legislativa, incontra l’opposizione anche di un gruppo di esperti, coordinati dal capogruppo de L’Altra Emilia Romagna. “Una legge neoliberista che aumenta i volumi in zona urbana e fa superare i limiti del 3% di consumo di aree verdi”.
Consumo di Suolo: la denuncia di Legambiente sulla legge regionale
Lo aveva già denunciato Legambiente qualche settimana fa, denunciando le troppe deroghe che il progetto di legge regionale sul consumo di suolo conteneva nel testo. Ad essere esclusi dai nuovi vincoli, infatti, erano tutta una serie di interventi che allontanavano nella realtà l’obiettivo di un massimo del 3% di nuove aree urbanizzate.
Questa mattina, in viale Aldo Moro, è stato presentato il libro “Consumo di luogo. Neoliberismo nel disegno di legge urbanistica dell’Emilia Romagna“. L’opera è frutto del lavoro collettivo di esperti – tra cui gli architetti urbanisti Ezio Righi e Pierluigi Cervellati, la docente universitaria di Geografia Paola Bonora e la vicepresidente regionale di Italia Nostra Anna Marina Foschi – che hanno passato al setaccio il progetto di legge “Disciplina regionale sulla tutela e l’uso del territorio”, scoprendone effetti ben diversi rispetto alle promesse.
L’aumento della volumetria degli edifici nella rigenerazione urbana, l’esclusione dei nuovi insediamenti produttivi dal limite del 3% e la moratoria di tre anni per i diritti edificatori già acquisiti sono al centro di alcune delle critiche che gli esperti avanzano al testo della nuova legge regionale.
“L’assessore mi ha detto che, almeno a parole, non respingerà a priori eventuali emendamenti – spiega ai nostri microfoni Piergiovanni Alleva, capogruppo de L’Altra Emilia Romagna – Vedremo se alla fine prevarrà la logica di schieramento”.
Per il consigliere, però, la legge in discussione ha un’impostazione capitalista dove il coltello dalla parte del manico lo tengono i privati.
“Si dice stop al consumo di suolo – conclude Alleva – ma la giunta predica bene ma razzola malissimo”.