Dal 2019 al 2022 la domanda di traslochi in Italia è cresciuta di circa il 20%, complice la possibilità di lavorare da remoto. Soprattutto in questo periodo di continui e pesanti rincari, diventa importante prestare ulteriore attenzione alle spese legate a energia, luce e gas quando ci si trasferisce.

Il fenomeno traslochi nell’epoca covid

La pandemia ha acuito le differenze e le polarizzazioni, anche e soprattutto per quanto riguarda i traslochi. Stando alle ultime analisi compiute, negli ultimi anni il fenomeno dei traslochi ha visto due tendenze contrapposte. Da un lato crescono i trasferimenti a lunghissimo raggio (oltre i 300 km), dall’altro gli spostamenti all’interno della stessa città.

Il fenomeno è complesso e capire tutte le cause sottostanti non è semplice. Alcuni di questi cambiamenti, però, sono ricollegabili alla diffusione dello smart-working negli ultimi anni. Svolgere la propria professione da casa presenta infatti diversi vantaggi, risultando meno stressante per gran parte dei lavoratori. Ma soprattutto, consente di lavorare dove si preferisce, senza essere fisicamente vincolati alle opportunità che solo le grandi città possono offrire. Inoltre, molti italiani hanno avuto la possibilità di tornare nelle regioni d’origine, senza per questo rinunciare alla carriera.

Trasferirsi resta comunque una scelta difficile e coraggiosa. Prima di compiere questo grande passo, bisogna analizzare attentamente i pro e i contro, e soprattutto calcolare tutte le spese che ci si ritroverà ad affrontare, per evitare di avere brutte sorprese.

Consumi e costi da considerare

Una delle spese principali è quella delle bollette luce e gas. Rispetto al 2021, l’aumento della spese da parte delle famiglie italiane è quanto mai evidente. Si è passati dai 1.162 € a nucleo del 2021 ai 2.558 € del 2022, al netto degli aiuti del governo.

Come fare, dunque, per ammortizzare questi costi? Per contenere le spese è necessario valutare la convenienza delle diverse soluzioni presenti sul mercato e proposte dai vari gestori. In aggiunta, è bene considerare anche i costi di subentro e di voltura che dovranno essere affrontati al momento del trasloco. Il web in questi casi è una risorsa preziosa, in quanto permette di fare dei pratici confronti tra le diverse opzioni; è infatti possibile capire quali sono le migliori offerte per un subentro luce e gas su facile.it, per esempio.

Inoltre, è bene fare attenzione ai consumi domestici e tentare, quando e dove possibile, di tagliare i costi “alla radice”, approfittando del momento del trasloco per fare degli interventi più o meno importanti nella nuova casa.

Un modo per farlo è sostituire impianti ed elettrodomestici obsoleti con altri più efficienti e sostenibili.Per evitare un eccessivo uso dell’energia e risparmiare, ma anche per tentare di contrastare la grave crisi idrica in corso, infatti, bisogna sapere quali sono gli elettrodomestici che consumano di più. Sulla base di queste informazioni si potrà decidere quali spese andare a limitare e ottimizzare.

Secondo una classifica stilata dal quotidiano “La Repubblica”, al primo posto troviamo la stufa elettrica, con un consumo orario di 2,0 kW/h e un costo in bolletta che sfiora i 0,90€ per ogni ora di utilizzo. Al secondo posto abbiamo poi il bollitore, con 1,6 kw/h e 0,73€ all’ora di costo in bolletta. Terzo posto in classifica per l’asciugacapelli, con un consumo orario di 1,6 kw/h e un costo in bolletta che si aggira sui 0,72€ all’ora. Quarto posto per la friggitrice ad aria, quinto per la piastra per capelli, sesto per l’asciugatrice, settimo per il ferro da stiro.

All’ultimo posto della classifica c’è invece la lavastoviglie, l’elettrodomestico che consuma meno (0,3 kw/h e 0,11€ all’ora).

Per il prossimo ottobre si prevedono ulteriori rialzi in bolletta. Non è ancora chiaro come il governo intenda affrontare queste imminenti sfide: ciò che è possibile fare, intanto, è attuare delle soluzioni in autonomia, nella speranza che questa complicata fase dell’economia italiana passi in fretta e diventi solamente un brutto ricordo.