Aumenti su Imu e rifiuti, tagli a manifestazioni, software, consulenze e personale. Il Bilancio del Comune di Bologna fa i conti con la crisi e i tagli da Roma. 45 milioni di euro il buco da coprire. Il renziano Zacchiroli: “I soldi sono finiti. I cittadini vengano a controllare”. La Cgil: “Si faccia pressione sul governo centrale”.
Qualcuno lo ha già definito “lacrime e sangue”. È il Bilancio del Comune di Bologna per il 2013, che deve misurarsi con gravissime ristrettezze economiche. La giunta Merola lo ha presentato alle parti sociali, sottolineando come dai tagli siano esclusi settori essenziali come sanità e scuola, mentre il giro di vite riguarda le manifestazioni e il software di Palazzo D’Accursio e un aumento della pressione fiscale sui cittadini.
I tagli e gli aumenti. La proposta di Bilancio presentata dalla vicesindaco Silvia Giannini prevede un aumento dello 0,1% dell’Imu sulla prima casa, che arriverà quindi allo 0,5%. Verrà poi introdotta la Tares, la nuova tariffa sui rifiuti prevista dal governo, che peserà di più sulle tasche dei bolognesi rispetto alla Tarsu.
Quanto ai tagli, a venire decurtati saranno il software, le manifestazioni, le iniziative e pubblicazioni del Comune, ma soprattutto riduzione del personale, eliminazione delle consulenze, minori costi per il servizio rimozione neve. Si è invece cercato di mantere lo stesso livello di servizi, soprattutto per ciò che riguarda scuola e welfare.
L’anoressia di Bilancio. Tra i banchi del Consiglio comunale, quelli che poi dovranno votare la proposta avanzata dalla giunta, si parla già di un “bilancio anoressico”. Più esplicito il renziano Benedetto Zacchiroli: “I soldi sono finiti”.
Zacchiroli, inoltre, invita i cittadini bolognesi ad informarsi, a partecipare alle sedute di consiglio e commissione, a interpellare i consiglieri anche sui social network per testare con mano quali sono le difficoltà che il Comune deve affrontare. Come a dire che non ci sono vie d’uscita.
La reazione delle parti sociali. I problemi economici dell’Amministrazione bolognese nascono in seguito ad anni di taglio ai trasferimenti da parte del governo centrale. Nonostante questo, i sindacati definiscono “inaccettabile” il bilancio presentato dalla giunta. La Cgil, in particolare, vorrebbe che misure come l’aumento dell’Imu fossero evitate in favore di una battaglia di Merola per avere dallo Stato ciò che è stato sottratto alle casse comunali, in particolare per quel che riguarda la copertura nelle scuole materne.