Matteo Lepore oggi ha presentato ufficialmente il suo programma. Due sono le idee strategiche per Bologna che si declineranno in azioni concrete per costruire la «Bologna del futuro, una città all’insegna del progresso dove passeranno la maggior parte dei dati del nostro Paese grazie al data center del Tecnopolo», afferma il candidato di centrosinistra.

Il candidato di centrosinistra alle prossime comunali presenta la sua «Bologna progressista»

La città ideale di Lepore è una città all’insegna della conoscenza e attenta all’ambiente. Sono queste le due strategie che il centrosinistra mette in campo per cambiare e fare fronte alle tre grandi sfide di oggi. «Crisi climatica e ambientale, crisi sanitaria e sociale e crisi economica: ecco i grani problemi che Bologna deve affrontare», spiega Matteo Lepore che nei sondaggi è dato per favorito.

Per quanto riguarda l’ambiente ecco le proposte del candidato di centrosinistra: «Realizzare una grande infrastruttura ecologica per la mitigazione del clima, la salute delle persone e la biodiversità, che unirà la collina con la città e la campagna attorno a sei nuovi parchi urbani (Parco del Reno, Parco Città Campagna, Parco Navile, Parco Arboreto, Parco dell’Idice e del Savena e Parco dei Colli) collegati tra di loro e al centro storico con spine verdi e piste ciclabili».

La “via della conoscenza” sarà, invece, realizzata lungo l’asse nord-est della città, investendo i fondi che arriveranno con il Pnrr. Sono da valorizzare, infatti, «il Tecnopolo, il distretto fieristico, le aree dismesse al Ravone e alle Ogr, la natura che ritorna ai Prati di Caprara, il Parco Nord e la Bolognina», spiega Lepore. Non solo, ma anche la parte dell’alta velocità della stazione dovrà essere ultimata, lasciando da parte il vecchio progetto e pensandone a «uno nuovo che preveda nuove funzionalità e la copertura dei binari per unire finalmente la città storica alla città nuova e che sarà il simbolo della rinnovata centralità nazionale e internazionale di Bologna», sottolinea il candidato di centrosinistra.

Per quanto riguarda l’abitare, tema scottante proprio a settembre con l’arrivo di molti studenti da ogni parte d’Italia per l’avvio del nuovo anno accademico, Lepore propone «un fondo sul canone concordato e la regolamentazione delle piattaforme che condividono gli appartamenti. Con la ripresa del turismo, quello degli affitti, tornerà a essere un problema anche per la concorrenza con la domanda di case degli studenti fuori sede».

Altri punti fondamentali dell’impegno di Lepore per la città sono: il rilancio dell’importanza della sanità pubblica e privata bolognese, favorire azioni di educazione digitale con progetti che coinvolgano in primis la scuola e i giovani, ma anche i meno giovani, innalzare la qualità complessiva dei servizi e della gestione a livello urbano (pulizia, sicurezza, accoglienza, trasporti), ridurre le diseguaglianze sociali e territoriali a livello metropolitano, a partire dalle reti di connessioni digitali, della mobilità, le opportunità educative e di lavoro.

Medea Calzana

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