Se ti stai chiedendo come funziona la lettura del gas molto probabilmente ti sei reso conto che a fine anno ti arrivano conguagli costosi in occasione dell’arrivo a casa del letturista. Oggi ti spieghiamo come fare l’autolettura del gas e a cosa serve per imparare ad avere maggior consapevolezza sui tuoi consumi e risparmiare sui costi della bolletta. Se non hai mai fatto una lettura del contatore gas dovresti iniziare subito e qui di seguito ti spieghiamo il perché.

Le letture da parte del fornitore non sono obbligatorie

Forse non tutti sanno che tutti i fornitori di gas sono tenuti a effettuare letture dei contatori pochissime volte all’anno e il numero delle visite del letturista dipende dalla scala dei consumi. Per esempio al di sotto dei 500 smc di consumo la lettura prevista è solamente una all’anno. Questo significa che il conguaglio tra consumi reali e consumi stimati avviene una sola volta e, quindi, potrebbe diventare piuttosto salato. Per i consumi entro i 5000 smc le letture annuali diventano due mentre per quote superiori il letturista passa una volta al mese. Ovviamente in una casa i consumi rientrano nel range che prevede una visita annuale e, quindi, dovresti sempre assicurarti di comunicare l’autolettura autonomamente

A cosa serve la lettura?

Questo perché il gas viene calcolato sulla base dei consumi stimati oppure di quelli indicati dalla lettura sul contatore e, quindi, quando vi è una grossa differenza tra questi due valori ci sarà una simile differenza rispetto ai costi da sostenere. Te lo diciamo perché se non comunichi la lettura del gas al tuo fornitore potresti ritrovarti a dover pagare una somma piuttosto consistente che viene identificata come conguaglio annuale o periodico

Come vengono determinati i consumi stimati?

Le bollette con consumi stimati vengono ricavate dal tuo consumo medio e dalle vecchie bollette, quindi potrebbe capitare una maggiorazione o una diminuzione rispetto ai consumi reali. Magari hai consumato meno gas un anno perché non sei stato in casa o perché vivevi solo mentre quello successivo i consumi sono aumentati perché si è aggiunto un nuovo inquilino oppure hai trascorso semplicemente più tempo in casa. In mancanza di letture e vista la non obbligatorietà del fornitore di passare periodicamente a rilevare i consumi, quindi, potrebbe capitare che le stime siano eccessivamente alte o basse rispetto al gas che hai effettivamente utilizzato. 

Come si fa l’autolettura del gas?

È un’operazione molto semplice. Basta annotare le cifre indicate sul proprio contatore e riferirle al fornitore nelle modalità previste che, solitamente, sono illustrate sulla bolletta. CI sono fornitori che permettono di farla velocemente via app e altri che prevedono la comunicazione tramite mail o telefono. Se non riesci a capire quali sono le cifre da riportare rispetto a quelle indicate sul contatore potrai anche chiamare un operatore e farti durante la procedura. Ci vorrà una manciata di minuti e ti sarai assicurato il costo esatto sulla prossima bolletta rispetto ai consumi e al netto delle spese fisse