Mauro Tonello, presidente regionale e vice-presidente nazionale di Coldiretti non è soddisfatto del piano di aiuti messi in campo dall’Unione Europea, per far fronte al blocco delle importazioni deciso dalla Russia. Molti prodotti restano fuori dal provvedimento e resta il problema di carne, formaggi e loro derivati.

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Secondo la Coldiretti i danni, diretti e indiretti, del blocco delle importazioni deciso dalla Russia ammontano, solo per l’Italia a 200 milioni di euro. La Commissione Europea, per far fronte a questa difficile situazione, ne ha stanziati 125 per tutta l’Unione. E’ facile dunque spiegare perchè il presidente regionale e vice-presidente nazionale di Coldiretti, Mauro Tonello, ritenga il piano insufficiente e tardivo.

Molti i prodotti che restano fuori dal piano. Oltre ad alcuni prodotti ortofrutticoli è il settore dell’agroalimentare a soffrire di più. Il blocco all’importazione di carne e latte, con i rispettivi derivati, colpisce i nostri prodotti di maggiore valore aggiunto come prosciutti, e formaggi. Necessario, per Tonello, un cambio di rotta e una pianificazione strutturale delle risposte a questa crisi.

Il presidente regionale non dimentica, infine, l‘emergenza pesche e nettarine a proposito della quale giudica tardivo l’intervento della Commissione. Per Tonello bisogna pensare ad un sistema di smaltimento del surplus di produzione (quest’anno complice il clima le produzioni si sono concentrate in un breve periodo, portando ad un importante stock di invenduto) che possa destinare la sovrapproduzione alla distillazione o alla produzione d’energia.