Questo pomeriggio, alle 18.00 nella Sala Conferenze di Salaborsa a Bologna, Vanessa Roghi presenta il suo libro “Il passero coraggioso. Cipì, Mario Lodi e la scuola democratica”. Nel centenario della nascita del celebre maestro, con una serie di iniziative che ricordano il suo contributo fondamentale per la trasformazione della scuola italiana, un approfondimento prende in esame il suo libro più famoso e più letto, realizzato insieme alla classe di alunne e alunni.
Una scuola democratica è possibile: il caso di Cipì
Un passero chiamato Cipì è il protagonista di una storia scritta da Mario Lodi e i suoi bambini della scuola elementare di Vho di Piadena, alla fine degli anni Cinquanta. Un testo che diventerà uno dei classici più letti nella storia della letteratura italiana per l’infanzia. Per la prima volta l’autore dà forma alla voce di chi non è mai stato ascoltato da nessuno, cioè i bambini, dentro la scuola. Un atto politico che fa da modello, tra gli altri, a don Milani.
Dietro Cipì c’è la riflessione di una generazione di maestri su Antonio Gramsci e John Dewey, ma anche su Giovanni Gentile e la tradizione idealistica, c’è il lavoro culturale di Gianni Bosio e la sua convinzione che debba essere annullato il distacco fra chi produce la cultura e chi la ‘consuma’. Cipì racconta la storia di una pratica che ha cambiato dall’interno la scuola italiana, prima del Sessantotto, più delle riforme: quella della didattica democratica.
L’autrice del libro, Vanessa Roghi, è stata raggiunta dalla nostra Morena Moretti e intervistata all’interno della trasmissione “Il Pioniere”. Vi riproponiamo un passaggio dell’intervista in cui viene evidenziata l’importanza dell’operazione agita da Lodi nella scrittura collettiva del libro.
ASCOLTA L’INTERVISTA A VANESSA ROGHI: