«Il ciclo di profondi cambiamenti del Governo Allende fu una sfida che un sistema impotente e in crisi non riuscì a sopportare. La violenta boccata d’ossigeno della libertà risultò fulminante e la guardia pretoriana fu chiamata per ripristinare l’ordine. Il piano di pulizia è un piano di sterminio».

Con queste parole Eduardo Galeano nel suo fondamentale saggio “Le vene aperte dell’America latina” ricordava un momento chiave nella storia sudamericana come lo è stato il colpo di Stato che nell’11 settembre del 1973 rovesciò il governo, democraticamente eletto, del socialista Salvador Allende. Quello che portò alla guida del Cile una giunta militare presieduta da Augusto Pinochet, Capo di stato maggiore dell’esercito, non fu l’unico golpe dell’America Latina, ma anche per un intellettuale sudamericano come Galeano, rappresentò un momento di cesura e, forse, un simbolo di tutti quegli sconvolgimenti e repressioni che insanguinarono il continente tra anni Settanta e Ottanta.

Il podcast di Vanloon per l’anniversario del golpe in Cile dell’11 settembre 1973

La carica di violenza, le sparizioni, gli esili forzati e le torture non sono però l’elemento eccezionale, purtroppo: a rendere il dramma cileno centrale nella coscienza di tanti e tante militanti politici fu la tragica conclusione della stagione politica di Unidad Popular che aveva rappresentato per molti, come lo definisce Galeano, “una violenta boccata d’ossigeno della libertà” e una “sfida” ad un sistema in crisi.

Un valore simbolico che non ha caratterizzato anche l’Europa e l’Italia in particolare, in cui la sinistra, sia quella istituzionale che quella rivoluzionaria, aveva guardato al Cile con curiosità, interesse, simpatia e solidarietà: non è un caso che migliaia di esuli cileni trovarono accoglienza nel nostro paese e non è un caso che “la lezione cilena” fu al centro delle riflessioni politiche di tutti gli anni Settanta, tanto nelle sedi di partito quanto nelle piazze.

Purtroppo quest’anniversario non ha visto, almeno per l’Italia tante pubblicazioni che andassero a riprendere questo passaggio sociale e politico così importante, per cui vale la pena segnalare quei lavori che, meritoriamente, sono andati ad aggiornare gli studi sull’argomento, come possibili spunti per approfondire: Andrea Fagioli, “Ottobre cileno” edito da Manifestolibri e Andrea Mulas, “Una storia spezzata”, pubblicato da Nova Delphi.
Segnaliamo inoltre il documentario del Centro studi movimenti di Parma “Una questione di solidarietà. Storie di esuli cileni”, realizzato da Andrea Cossu, Martina Rossetti, Lorenzo Tore.

A cinquant’anni di distanza la redazione di Vanloon, la mezz’ora di storia di e con Radio Città Fujiko, produce “Cile50. Viaggio attraverso il Golpe”, un podcast di quattro puntate dedicato al racconto dell’11 settembre cileno, attraverso le voci dei testimoni, interviste a storici, documenti d’archivio e stampa dell’epoca, per raccontare la storia ma anche cercare di capire quanto l’eredità della dittatura non sia finita con la fine formale del regime.
Il podcast è ascoltabile nei canali di Radio Città Fujiko sulle principali piattaforme di podcast e verrà trasmesso in fm dall’11 al 14 settembre all’interno di Radical Pop, il programma in onda dalle 15.35 alle 17.30 sui 103.1 fm.

ASCOLTA IL PODCAST:
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