L’ultima notizia risale ad un mese fa, quando in Commissione consigliare a Bologna è stato fatto il punto sull’ex-Cierrebi. Il centro sportivo di via Marzabotto è ormai chiuso da due anni, abbandonato all’incuria, in attesa che venga presentato il progetto per il suo recupero. Il comitato “Salviamo il Cierrebi“, però, vuole una presa di parola da parte delle istituzioni per capire anzitutto se la partita sia effettivamente sbloccata e, di conseguenza, se la politica stia giocando un ruolo attivo per ridare al quartiere un centro dove praticare sport.

Il pressing su Comune e Bologna FC per il Cierrebi

La chiusura del Cierrebi risale all’autunno del 2019 ed ha una storia travagliata. La struttura, di proprietà privata ma su cui insistevano sia vincoli comunali che cimiteriali, sembrava destinata a veder sorgere l’ennesimo supermercato. La mobilitazione dei cittadini, però, ha scongiurato la nuova destinazione e sembrava aver persuaso anche il Comune a far mantenere allo spazio una vocazione sportiva.
Nel novembre 2020 nella partita è intervenuto il Bologna FC, che ha acquistato le quote di maggioranza della società proprietaria del centro sportivo.

«Da quello che abbiamo appreso dalla stampa – afferma ai nostri microfoni Andrea Albicini del comitato – il Bologna ha individuato una società spagnola, la Go Fit, che con un finanziamento di 10 milioni di euro dovrebbe ristrutturare il Cierrebi e gestirlo per trent’anni in affitto».
Il comitato, però, lamenta il silenzio delle istituzioni, a partire dal sindaco Matteo Lepore all’assessora allo Sport Roberta Li Calzi, in particolare sulle modalità della ristrutturazione. «La società spagnola dovrebbe teoricamente distruggere gli impianti e ricostruirli – evidenzia Albicini – Ma non lo può fare, perché ci sono i vincoli cimiteriali».

Una questione non irrilevante per “Salviamo il Cierrebi” è quella dei tempi. Il centro versa in uno stato di abbandono, pieno di topi e nel degrado. «C’era un bellissimo palazzetto di basket dove venivano ad allenarsi Belinelli e Messina che ora è chiuso», lamenta l’esponente del comitato, sottolineando come una fetta della città non abbia a disposizione un centro sportivo.
Albicini sostiene di aver chiesto un incontro con l’Amministrazione, ma di non aver ricevuto risposta e chiede che i cittadini e le cittadine vengano informati sullo stato dell’arte, in particolare se è stato presentato il progetto di recupero e quando partiranno i lavori.

«Il Comune incalzi il Bologna FC – insiste l’esponente del comitato – Non vorrei che qui il Cierrebi fosse anche materia di scambio per il discorso del nuovo stadio. Sono due percorsi distinti, non devono essere merce di scambio. Chiediamo che il Cierrebi venga subito riaperto con un progetto che tenga conto dei vincoli cimiteriali».

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