I principali vincitori della 68esima edizione dei David di Donatello sono stati La stranezza, Esterno notte e Le otto montagne, con quattro premi ciascuno. Le statuette, assegnate ieri sera secondo le votazioni dell’Accademia del Cinema Italiano, sono state consegnate nel corso di una serata condotta da Carlo Conti e dall’attrice Matilde Gioli.
I vincitori dei premi: trionfano Le otto montagne, Esterno Notte e La stranezza
Le otto montagne, adattamento del romanzo di Paolo Cognetti per la regia di Felix Van Groeningen e Charlotte Vandermeersch, ha vinto come miglior film, trionfando contro i rivali Esterno notte, Il signore delle formiche, Nostalgia e La stranezza. «Perché due belgi fanno un film in Italia, in italiano? Non so. Perché era una storia incredibile», ha detto Felix Van Groeningen durante il discorso di ringraziamento. «Fare questo film è stato un regalo incredibile per la mia vita, ed è stato bellissimo condividere di nuovo questa cosa con mio fratello, che sta qui», ha aggiunto Alessandro Borghi abbracciando Luca Marinelli. Lo stesso film, che vede il ritorno di Borghi e Marinelli insieme sullo schermo dopo Non essere cattivo e racconta la storia di un’amicizia lunga vent’anni tra due uomini molto diversi tra loro, ha vinto anche per la miglior fotografia (a Ruben Impens), la miglior sceneggiatura non originale (a Van Groeningen e Vandermeersch) e il miglior suono (a Gaetano Carito, Lilio Rosato e Nadia Paone).
Marco Bellocchio ha vinto come miglior regista per Esterno notte, un’opera ibrida tra cinema e serie tv che racconta in sei episodi il rapimento di Aldo Moro. La narrazione cambia punto di vista ad ogni capitolo, spaziando da Francesco Cossiga (Fausto Russo Alesi) e Papa Paolo VI (Toni Servillo) ai brigatisti rapitori (Gabriel Montesi e Daniela Marra). «Va beh, dai – ha commentato il regista alla sua settima vittoria, suscitando sorrisi in sala – Non me l’aspettavo, dico la verità. Però lo accetto». La pellicola, la più candidata della stagione con ben diciotto nomination, ha visto anche la vittoria di Fabrizio Gifuni come miglior attore protagonista per la sua interpretazione di Aldo Moro, Enrico Iacoponi per il miglior trucco e Francesca Calvelli e Claudio Misantoni per il miglior montaggio.
La stranezza di Roberto Andò è stata la sorpresa della stagione, con quattordici candidature e quattro vittorie per miglior sceneggiatura originale (di Roberto Andò, Ugo Chitti e Massimo Gaudioso), miglior scenografia, migliori costumi e miglior produttore. Il film, dedicato ad Andrea Camilleri, immagina un ipotetico ritorno di Luigi Pirandello (Toni Servillo) al paese d’origine, che lo porta a incontrare Sebastiano e Onofrio (Ficarra e Picone, nominati insieme come migliori attori protagonisti), becchini per lavoro e teatranti nel tempo libero.
Siccità di Paolo Virzì ha vinto due statuette – per i migliori effetti speciali, con la sua rappresentazione di una Roma distopica in cui non piove da mesi e l’acqua potabile viene razionata, e per la migliore attrice non protagonista, grazie alla performance tra il tragico e il comico di Emanuela Fanelli. Anche la commedia romantica Settembre si è guadagnata due premi: Giulia Steigerwalt è stata premiata per il miglior esordio alla regia, mentre Barbara Ronchi ha vinto contro Margherita Buy, Penelope Cruz, Benedetta Porcaroli e Claudia Pandolfi come miglior attrice protagonista. L’ombra di Caravaggio, diretto da Michele Placido, si è infine aggiudicato il David giovani e il premio per la miglior acconciatura.
Poco premiati sono stati invece Nostalgia di Mario Martone, con una sola statuetta – per Francesco Di Leva come Miglior attore non protagonista – e il Signore delle Formiche di Gianni Amelio, che non ha portato a casa vittorie nonostante le undici nomination – tra cui Luigi Lo Cascio come miglior attore protagonista nel ruolo di Aldo Braibanti ed Elio Germano come miglior attore non protagonista.
Tra le altre categorie, Elodie e Joan Thiele sono state le vincitrici della miglior canzone originale per Proiettili con Ti mangio il cuore, Stefano Bollani è il miglior compositore perIl pataffio, Sofie Chiarello è stata premiata per il miglior documentario con Il cerchio e Lorenzo Tardella per il miglior documentario, con Le variabili dipendenti.
Nel corso della serata sono stati anche assegnati il miglior film internazionale a The Fabelmans di Steven Spielberg, il David alla carriera a Marina Cicogna e i David speciali a Isabella Rossellini e Enrico Vanzina. Non sono naturalmente mancati, come ogni anno, gli omaggi: Noemi ha ricordato Anna Magnani, mentre Matteo Bocelli ha cantato Love of my life per ricordare ai personaggi del cinema scomparsi recentemente – prima fra tutti Gina Lollobrigida.
Chiara Scipiotti