Nell’era moderna ogni singolo oggetto ha un codice, ogni singola cosa da un pacchetto di patatine allo smartphone che usiamo tutti i giorni, ha un codice. Persino noi stessi come essere umani abbiamo un codice nella carta d’identità o nel passaporto.

Questo codice non serve nient’altro che a raccogliere una serie di informazioni e caratteristiche altrimenti difficile da raggruppare in altro modo, in legge il “codice” come quello penale per esempio sono una raccolta di norme di diritto penale.

Per esempio se avessimo bisogno di comprare un pezzo di ricambio per la macchina o per il computer, sappiamo che a seconda del tipo di veicolo, colore e materiale c’è un numero ben specifico che raggruppa tutte quelle caratteristiche per un determinato tipo di specchietto, portiera, ruota, ecc.

Il codice quindi non è nient’altro che la porta alla vasta quantità di informazioni ad oggi presente, deve essere univoco come i caratteri fisici che ha ognuno di noi, facile da consultare per capire esattamente se è quello che stiamo cercando, pensate di andare a comprare della pittura per imbiancare casa e provare a spiegare a parole un colore, se non ci fosse un codice o una prova di quel colore direi che sarebbe molto difficile ottenere il colore adatto.

Ogni codice quindi esiste all’interno di un sistema, questo sistema è diverso per qualsiasi tipo di funzione come gli esempi che abbiamo fatto prima e ovviamente certi sistemi sono più globali rispetto ad altri e ci affidiamo ad essi per ottenere le informazioni di cui abbiamo bisogno in qualsiasi punto del mondo ed avere quindi una “lingua” parlata e compresa da tutti.

A cosa serve il codice LEI?

Come abbiamo accennato prima, più complesso diventa il mondo più complesse diventano le regole e i contenuti che le caratterizzano. 

Nel mondo finanziario qualsiasi entità legale coinvolta in transazioni legali, come l’acquisto o vendita di azioni, obbligazioni o titoli di stato è obbligata a registrarsi per ottenere il proprio codice LEI (Legal Entity Identifier), ovvero codice identificativo della persona giuridica.

Il codice LEI è composto da 20 caratteri, numeri e lettere, seguendo uno standard chiamato ISO 17442 che determina gli elementi minimi per identificare una entità legale (al momento sono oltre 100 normative) che include ma non limita tutti gli enti che entrano a far parte di un contratto legale per transazioni finanziarie ma che esclude le persone fisiche.

Questi enti possono essere le banche e le società finanziarie, gli intermediari e le stesse entità governative.

Il codice LEI

Il codice LEI serve proprio a identificare legalmente in maniera univoca ed esclusiva un ente finanziario e nel caso in cui questa entità dovesse cessare di esistere, lo stesso codice non potrebbe essere assegnato ad un altro ente. C’è da dire inoltre che un ente non può essere in possesso di più di un codice e anche se uno dovesse cambiare provider di servizi, questo codice verrebbe automaticamente trasferito ma non cambiato.

Il codice alfanumerico composto da 20 caratteri viene così letto:

  • Caratteri da 1 a 4: prefisso che identifica quale Local Operating Unit (LOU) rilascia il codice
  • Caratteri 5 e 6: caratteri riservati ed impostati a 0
  • Caratteri dal 7 al 18: codice entità specifico assegnato dalla LOU in base alla normativa vigente in un determinato paese
  • Caratteri 19 e 20: codice di controllo che serve ad evitare errori di battitura

L’obiettivo finale di creare tale sistema, come abbiamo detto prima, è quello di identificare in maniera globale gli enti finanziari, usando un codice standard valido in tutto il mondo al fine di semplificare il riconoscimento di tali entità giuridiche e rendere il tutto più trasparente e facile da consultare.

Tutte queste informazioni non vengono semplicemente messe a disposizione di tutti ma vengono costantemente aggiornate e verificate dalla Global Legal Entity Foundation (GLEIF) che si occupa di supportare l’uso, l’implementazione del codice LEI e la correttezza operativa a livello globale, cui fanno parte le autorità pubbliche di tutto il mondo unite al fine di avere trasparenza nei mercati finanziari globali ed evitare una crisi finanziaria globale come è capitato nel passato 2008.