Questa radio si è già occupata più volte della vicenda dell’occupazione dell’ospedale di Cariati, piccolo paese sulla costa jonica calabrese, da parte degli attivisti del movimento socio/ambientalista Le Lampare Bassojoniocosentino, in quanto particolarmente rappresentativa del processo di smantellamento della sanità pubblica nel nostro paese. La storia è stata raccontata dal docufilm dei registi e sceneggiatori Federico Greco e Mirko Melchiorre, “C’era una volta in Italia, Giacarta sta arrivando”, attualmente in giro per le sale italiane. Attraverso la lente di quest’eroica impresa, l’occupazione di un ospedale non è cosa di tutti i giorni, abbiamo provato ad approfondire le dinamiche storiche, economiche e politiche che sono alla base della decadenza della sanità italiana.
In quest’occasione, diversamente, abbiamo scelto di tenere un approccio diverso. Isadora Fortino, che all’interno della nostra trasmissione cura la rubrica di cinema e psicologia “Te lo dico con un film”, ha intervistato Federico Greco, partendo dal suo sguardo di psicologa e psicoterapeuta.
E’ stata l’occasione per conoscere più da vicino il mondo degli Archetipi e dell’inconscio collettivo, concetti-pilastro della Psicologia analitica junghiana, il tutto attraverso i personaggi del documentario. Associare i personaggi agli archetipi, le loro caratteristiche personali e al contempo universali (forza, coraggio, esplorazione, cura, possessività, invidia, competizione, ognuna correlata a una specifica immagine), ha permesso così di capire quali possano essere state, fra le tante, le ragioni della grande risonanza, anche internazionale, che ha avuto la vicenda e quelle della partecipazione collettiva al film. “Questa storia aveva delle straordinarie potenzialità narrative” sostiene Federico Greco, riprendendo il pensiero di Sergio Leone, “il cinema o è èpos o non è. E il racconto epico è fortemente incentrato sui pilastri della narrazione mitica”. E ancora: “Questa storia è carica, è gravida di forti potenzialità mitiche. Più l’eroe è piccolo e fragile e più è grande il suo obiettivo, più il pubblico si identifica con lui”.
Chi di noi infatti non si è trovato, nel corso della sua esistenza ad affrontare un’impresa eroica: ostacoli apparentemente insormontabili da superare per arrivare all’obiettivo? Ed è qui che entra in gioco l’Archetipo dell’Eroe, ampiamente studiato anche da J.Campbell, il quale, attraverso la sua opera “Il viaggio dell’Eroe”, ha fornito poi uno strumento valido per scrittori di narrativa e di cinema.
Quali sono quindi gli Archetipi che molto chiaramente emergono da “ C’era una volta in Italia, Giacarta sta arrivando”? Quali personaggi li incarnano esplicitamente?
Attraverso il film, tra tante domande e riflessioni, emerge la caratteristica propria dell’eroe: il suo viaggio, pur basandosi su desideri personali, è sempre un viaggio che compie, consciamente o inconsciamente, mai solo per sé stesso, ma abbracciando l’intera comunità e in modo ancor più ampio, l’intera umanità.