Seconda giornata di blocco ai cancelli di Centrale Adriatica ad Anzola. Nel frattempo si consuma una guerra fra sindacati. Secondo i Cobas i facchini hanno rigettato l’ipotesi di accordo elaborata dai sindacati confederali, secondo la Cisl l’hanno approvata.
Seconda giornata di blocco a Centrale Adriatica, il magazzino della Coop ad Anzola dell’Emilia, che rifornisce tutti i negozi del territorio. I facchini e gli esponenti del sindacato Si Cobas hanno continuato a mantenere il presidio e ad impedire l’entrata e l’uscita dei camion.
Al centro della protesta il cambio di appalto in favore di Altercoop, avvicendamento che ai lavoratori non dà sufficienti garanzie sul mantenimento dei posti di lavoro e sulle nuove condizioni contrattuali.
Nel frattempo Cgil, Cisl, Uil e Ugl hanno messo a punto un’ipotesi di accordo, che è stata presentata quest’oggi alle 14 durante un’assemblea.
“I lavoratori hanno rispedito al mittente la bozza – sostiene Fulvio Di Giorgio di Si Cobas – perché si tratta semplicemente di una versione edulcorata, ma senza le garanzie che chiediamo, in particolare sull’inquadramento dei lavoratori”. Per i Cobas, dunque, il blocco dei cancelli andrà avanti fintanto che non si aprirà una trattativa che veda la partecipazione diretta dei lavoratori.
Versione diametralmente opposta quella fornita dalla Cisl, secondo cui durante l’assemblea i lavoratori hanno approvato l’accordo che prevede “la riassunzione di tutti i lavoratori”.